di: Redazione, "Il Gazzettino" di Domenica 20.7.2008. Estratto. Refuso.
Gli alpinisti stanno bene e cercano una via di fuga. Ai due sopravvissuti italiani,
bloccati a 7mila metri sul Nanga Parbat, è stato calato un sacchetto con viveri e un telefono satellitare.
Sono vivi e stanno bene. I due alpinisti italiani, bloccati a quota 7mila metri sulla cima himalayana del Nanga Parbat, hanno salutato con la mano i soccorritori. Simon Kehrer e Walter Nones si sono fermati per la notte dopo aver iniziato la scalata per cercare di essere recuperati. Ma il ritorno del maltempo ha di nuovo fatto sospendere le operazioni di soccorso, iniziate in mattinata. Oggi (20 luglio), alle prime luci dell'alba (intorno alle 3 ora italiana), è previsto un altro tentativo di soccorso.
Sull'Himalaya l'operazione è difficile. nel pomeriggio Nones e Kehrer hanno ripreso a salire: hanno superato un salto di 150 metri di roccia, in linea verticale sopra la loro tenda, per poi iniziare la discesa. L'unica soluzione per trarre in salvo i due alpinisti - che erano impegnati in una spedizione per trovare una nuova via per la scalata del Nanga Prabat... (continua)
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