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domenica 27 luglio 2008

Cina, Europa, Stati Uniti: la svolta? - parte 4.

Quando lo sviluppo porrà fine alla dipendenza finanziaria della Cina dall'Occidente; quando la tecnologia le permetterà di interrompere il dominio della US Navy sulle sue rotte marittime - perchè le masse continentali si controllano dal mare e non viceversa -, allora lo scenario geopolitico sarà diverso e più complesso. L'asse del potere non si sposta infatti mai senza conflitti e senza traumi.

Allora potrebbero tramontare tanto il mito della "Chimerica", quanto la cosiddetta "dottrina Zoellik", sul mantenimento cnservativo dello staus quo e sul contenimento dela Cina come potenza regionale. Quelli che si fanno in Cina non sono infatti piani tattici, ma piani strategici. E non sono piani commerciali, ma piani imperiali. Farli non è una colpa della Cina, i cinesi fanno i cinesi. Subirli è invece una colpa, del'Occidente e soprattutto dell'Europa, che ne ricaverà il danno maggiore. Una colpa che, in Europa, è anche specificamente propria di quella "quinta colonna" costituita dagli "eurocinesi". (...)

Fine del post.


Estratto
Refuso

da: "La paura e la Speranza", edito da Arnoldo Monadori S.p.A., Milano
di: Giulio Tremonti

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