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giovedì 31 luglio 2008

Glad to enjoy our French readers!!

I'm so glad to thank our several French readers, like Luca C.!!

Le donne!

Sarà frutto di stagione, ma le donne sono vestite di meno; ora, una donna, al lavoro come al bar, con due terzi di gambe fuori e col seno mezzo in visione, è più facile di occhiate, apprezzamenti, fino al corteggiamento che non anni fa... Verutschka dice che anche gli uomini sono corteggiabili...

A parte che la donna può accettare o meno la corte, ma... consideriamo un aspetto se vogliamo moderno: la presentabilità del corpo. Se la donna, grazie alla sua toeletta e all'abbigliamento, è potenzialmente desiderabile, è sessualmente attiva con chiunque. Potenzialmente. Al di là del suo piacere personale di essere bella e incontrare i favori della gente e del marito - fatto debito il suo impegno di fedeltà o di etica morale. E il tutto vale anche per noi uomini... Non si scomodino proverbi o modi di dire, però se esiste la tentazione... (la donna lo sa e non mi dica che lo fa solo per essere bella con se stessa o con le amiche!).

Può finire col consumare due bei aperitivi e patatine... ma, ehy... anche Verutska!...


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Imparando prima, i giovani si buttano su sesso, droga e alcool (non tutti...). Cercando l'assoluto, l'esperienza eccitante, lo sballo, il travalicamento dei confini della società, essi si ripetono in cose che danno loro tutto. Se in civiltà contadina comandava il tempo meteorologico o, anche dopo, il culto, il dogma, come assoluti che ti dicevano di "no!" e anche "fai questo!", ora, senza riferimenti, la gioventù è confusa, cieca. Però, io conosco dei giovani, che come i precedenti fanno il "campione", che rigano dritto e che hanno il senso della realizzazione del sè nello studio e nel lavoro.

Blog's new datas.

The new "CAMPIONARIO ROCK" datas are checked out as 45.000 daily readers!

I lettori giornalieri di "CAMPIONARIO ROCK" sono 45.000!

mercoledì 30 luglio 2008

Critiche dell'Europa sui Rom, parte 2.

Il commissario Ue afferma inoltre che le condizioni di vita in alcuni campi (come al campo romano del Casilino 900)sono "inaccettabili" e che in ogni caso gli sgomberi non dovrebbero essere eseguiti senza che vi sia un'adeguata alternativa. Dopo la durissima replica delgoverno italiano, il portavoce del commissario Ue fa sapere che probabilmente c'è stato "un malinteso sulla parola raid": non si voleva dire che la Polizia italiana avesse assaltato i campi con le molotov, ma piuttosto si voleva manifestare la preoccupazione per la modalità di alcuni sgomberi forzati.

Il ministro dell'Interno non si era fatto intimdire e aveva risposto per le rime: "Respingo con indignazione - dichiarava alla Camera Maroni - l'affermazione del commissario Thomas Hammarberg" sui raid della Polizia sui campi nomadi. "E' una falsità clamorosa - insisteva Maroni, mentre in aula l'opposizione rumoreggiava - la Polizia non ha mai fatto simili azioni. Dica il Commissario Hammerberg quali siano questi atti!" (...) La maggioranza, e soprattutto la Lega, fa quadrato e accusa l'Europa di avere "un pregiudizio contro il governo del centrodestra". Alemanno, sindaco di Roma, ricorda che la responsabilità è dei suoi predecessori di centrosinistra, ammettendo che la situazione sul campo "Casilino 900"ha una situazione "realmente degradata". Chi chiede di "rivedere la politica sull'immigrazione" (Arci, Antigone, associazioni che da sempre si battono per i diritti umani dei più deboli). La sinistra contesta vivacemente, è il caso di Di Giovan Paolo, Pd -.


Estratto
di: Redazione de "Il Gazzettino", mercoledì 30 luglio 2008.

Critiche dell'Europa sui rom.

Scoppia il caso nomadi e apre un nuovo fronte polemico tra Europa e governo italiano. Nel nostro paese, nei campi rom e sinti si sopravvive in condizioni inaccettabili e con l'incubo delle violenze, anche da parte della stessa polizia, sostiene il Commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa, Thomas Hammarberg. Fantasie, anzi "falsità clamorose e accuse totalmente infondate", reagisce a mso duro il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, che difende a spada tratta l'operato del'esecutivo, e sfida il Commissario Uea indicare le date dei presunti raid.

Paolo Grimoldi (Lega) esplode: "Noi siamo pronti a fargli avere tutti i campi nomadi che insistono sul nostro territorio. Così, almeno potrà parlare di qualcosa che conosce. Maroni vada avanti. Ciò che pensa la gente è più importante di ciò che dice Hammarberg, di cui solo oggi abbiamo appreso l'esistenza". L'opposizione va all'attacco: "In Europa c'è ormai il caso Italia", commenta preoccupata Maria Paola Merloni (Pd), mentre molti altri giudicano questo ennesimo capitolo europeo l'ennesima riprova del fatto che il governo Berlusconi non è al'altezza dela situazione.

Arriva una nuova reprimenda europea per il governo Berlusconi, dunque, dopo quella del Parlamento europeo, che stigmatizzava la decisione di prendere le impronte digitali ai minori rom e sinti. L'Italia, per Hammarberg - che ha visitato i campi italiani il mese scorso - è inadempiente nel risolvere i tanti problemi delle comunità zingare.Non solo. Il commissario è "estremamente preoccupato per gli atti di violenza che si consumano nei campi nomadi, senza un'adeguataprotezione delle forze dell'ordine", che anzi "a loro volta hanno condotto raid violenti contro gli insediamenti"
Campionario Rock' Stat Code: 3904071/0/b8d30a2c/0/

martedì 29 luglio 2008

Sorpresa: Italia al top per competitività (parte 3^).



I settori in cui primeggia l'Italia (indice Trade Performance Index)

Prima nel mondo, in: Tessile
Abbigliamento
Cuoio.pelletterie-calzature

Seconda nel mondo: Meccanica non elettronica, dopo la Germania
Meccanica elettrica (elettrodomestici, ecc.), dopo la Germania
Occhialeria, oreficeria e prodotti miscellanei
Manufatti di base ( prod. metallo, marmi, piastrelle ceram.), dopo Germ.

Terza nel mondo: Alimentari trasformati (vini, ecc.).


(dati mancanti non reperibili)


Refuso

da: "La Repubblica", martedì 29.7.2008
links utili: www.unctad.org www.wto.org www.fondazioneedison.it

Sorpresa: Italia al top per competitività (parte 2)

"Ma quale sorpresa, l'avevamo detto - dice Giuseppe Morandini, vicepresidente di Confindustria -. Sappiamo i sacrifici di questi anni per mantenere le posizioni di mercato e generare un'dea al giorno. Conosciamo gli sforzi dei nostri collaboratori per sostenere i marchi in tutto il mondo". (...) Per fortuna le nostre imprese non hanno smesso di fare quello che sanno fare meglio" - sospira Fortis. C'è il divario Nord-Sud da recuperare, le famiglie da rassicurare, il motore interno da riavviare. "Ma siamo in allarme anche all'Estero - avverte Morandini - facciamo fatica con i prezzi alle stelle e i cambi sfavorevoli, non più gestibili. Come imprese abbiamo dato idee e margini. Ora aspettiamo risposte e sostegno dal sistema paese".


Refuso

di: Valentina Conte
da: "La Repubblica", martedì 29.7.2008

Sorpresa: Italia al top per competitività!!

Sorpresa: l'Italia è al top per competitività!!

Per Onu e Wto la nostra industria è seconda solo alla Germania nel mondo.
L'Italia che compete ha successo. Non è di serie B. Anzi, nel mondo è seconda solo alla Germania. Mancava una certificazione ufficiale per allontanare l'immagine del declino. Ora c'è, sintetizzata da un indice poco conosciuto elaborato da Onu (Unctad) e Wto. Si chiama Tpi (Trade performance index) e colloca il nostro paese ai vertici della classifica mondiale dei più virtuosi nel comercio con l'estero. Una sorpresa? "Ci possiamo togliere qualche soddisfazione dopo tanta ingiustificata autocomiserazione - dice Marco Fortis, docente di economia industriale alla Cattolica di Milano e autore del dossier che sarà pubblicato dalla Fondazione Edison sul Quaderno d agosto -. "In questi anni abbiamo vissuto un paradosso - spiega - un'industria che va benissimo sui mercati internazionali, ma che fatica all'interno".

Una contraddizione cavalcata da classifiche impietose - gli indici dell'Imd di Losanna o quello del World economic forum - che mettevano l'Italia dopo Zimbabweo Bulgaria. "Si è fatta confusione tra attrattività e competitività - spiega ancora Fortis -. Insomma è vero che l'Italia non attira. Burocrazia, criminalità, costo del lavoro troppo alto ristagno dei consumi allontanano gli investimenti. E qui siamo in coda agli altri. Ma nelle esportazioni (il 20% del Pil) no. Anzi, il commercio estero si conferma l'eccellenza dell'economia italiana. I settori delle "quattro A", i più apprezzati fuori confine - abbigliamento, arredo, alimentari, automazione meccanica - da soli custodiscono un "tesoretto" (113 miliardi nel 2007) che compensa quasi tutte le dipendenze, cioè il deficit commerciale storico (120 miliardi): energia, automobili (soprattutto di lusso), chimica farmaceutica, elettronica, materie prime.

Tremila militari nelle città - parte 2.

Quale sarà la missione dei soldati? Non avranno compiti di polizia giudiziaria, ma presiedieranno gli obiettivi sensibili e le istituzioni in modo da consentire il recupero di poliziotti e carabinieri da destinare alle pattuglie su strada. I tremila militari avranno compiti di pubblica sicurezza, per cui potranno arrestare solo le persone sorprese in flagranza di reato. Non solo. Come ha spiegato il ministro della Difesa, saranno accompagnati nei pattugliamenti da poliziotti e carabinieri.

La Russa entra poi nel dettaglio sull'utilizzo dei soldati: un terzo di loro verrà impiegato per vigilare obiettivi sensibili(ambasciate, consolati e vari palazzi istituzionali); un terzo per la sorveglianza dei centri di permanenza temporanea per gli immigrati e i restanti mille li vedremo pattugliare le città. Si parte con Milano, Roma, Napoli, Padova e Verona. A regime, sarà coinvolta una decina di città. A far la pate del leone sarà Milano (dove ce ne sarà un numero più alto di quanto preventivato - afferma il titolare della Difesa) Roma e Napoli: in ciascuna di queste città dovrebbero andare tra i 200 e i 300 militari.

Che si muoveranno tutti rigorosamente a piedi: "C'è nel decreto, lo confermo e lo preciso - spiega La Russa - i militari saranno insieme ai giovani in divisa delle forze dell'ordine e pattuglierano a piedi. Ho insistito molto su questo, così c'è maggior visibilità". Un "esperimento", ha spiegato nei giorni scorsi il ministro della Difesa, che durerà un semestre con la possibilità di una sola proroga per un uguale periodo di tempo. Ma quanto costerà l'intera operazione? Lo stanziamento finanziario per il 2008 è di 31,2 milioni di euro, aqltrettanti ne serviranno per il 2009. (...)

Refuso

di: Vladimiro Polchi
da: "La Repubblica" di martedì 29.7.2008
links utili: www.interno.it www.consap.com www.silp.cgil.it

Tremila militari nelle città.

Da lunedì via alle pattuglie.
Arrivano i militari: dal prossimo lunedì tremila soldati presidieranno le maggiori città italiane. Il ministro dell'interno, Roberto Maroni, e il collega della difesa, Ignazio La Russa, firmeranno oggi al Viminale il via libera, così come previsto dal decreto firmato giovedì scorso. Tre le città maggiormente coinvolte: Milano in testa. Protestano i sindacati delle forze dell'ordine, che denunciano i tagli alla sicurezza e confermano il vlantinaggio di questa mattina davanti il Senato.

E così, dopo l'operazione "Vespri Siciliani" (dal '92 al '98), dal 4 agosto prossimo tremila militari verrano nuovamente destinati a compiti di pubblica sicurezza. A dare l'annuncio è stato il ministro dell'Interno a Brescia, dove ieri ha siglato con il sindaco Adriano Paroli e il prefetto Francesco Paolo Tronca il Patto sulla Sicurezza. Maroni in mattinata aveva già incontrato a Milano il capo della Polizia, il questore e il prefetto proprio per studiare il dislocamento dei militari nel capoluogo lombardo: "Domani - oggi n.d.r. - riunirò il comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza - annuncia il responsabile del Viminale - quindi mi incontrerò col ministro La Russa per firmare il decreto, che destina 3 mila militari nelle città".

www.statcounter.com/3904071/0/b8d30a2c/0/.

www.statcounter.com/3904071/b8d30a2c/0/

lunedì 28 luglio 2008

"Mi sposo... sono clandestino?"

Nozze-truffa. Gli aministratori contestano le norme.
Un matrimonio misto su tre è combinato. Italiane e romene le "spose" compiacenti: 4mila euro per il sì.

Da gennaio, su 1.544 matrimoni, 256 sono stati celebrati fra sposi stranieri e 481 fra italiani e immigrati.

Quando il consigliere comunale che stava per celebrare il matrimonio gli ha chiesto di esibire il permesso di soggiorno, la risposta del marocchino di 32 anni è stata: "Mi sposo proprio per il permesso". E sì perchè, nonostante il pacchetto di sicurezza abbia dato il giro di vite preannunciato, il matrimonio per uno straniero resta il modo più semplice per regolarizzarsi. Nel primo caso sopraesposto, si sono scambiati il fatidico "sì" un gran numero di maghrebini e rumene, queste ultime entrate a far parte della comunità europea e quindi regolari

E a una successiva verifica che accerti la convivenza dopo le nozze, il 25% non resta insieme. A questa percentuale va aggiunto un altro 10% quando lo straniero va a rinnovare il permesso e lo fa sottoscrivendo un altro domicilio. Meno di tre settimane fa un matrimonio combinato fra un clandestino egiziano e una rom rumena. Allora a scoprire il raggiro avvenuto a Palazzo Dugnani, era stato il consigliere Enrico Fedrighini, che doveva officiare la cerimonia. Fedrighini aveva invitato i vigili urbani a controllare i documenti dell'egiziano, un trentenne di Fayoum, e dalla centrale di polizia municipale, era stata accertata l'irregolarità.

Un caso analogo si era verificato con il consiliere Carmine Abagnale. "Contro l'aggiramento della legge sull'immigrazione - ha detto Abagnale - poco può fare il Comune, perchè l'irregolarità non è fra le condizioni ostative per non celebrare un matrimonio, che solo un magistrato può invalidare. Mi auspicavo che nel decreto legge sulla sicurezza, fossero inseriti anche gli strumenti adeguati per frenare questa truffa. Sarebbe stato sufficiente imporre di mostrare un documento idoneo alla permanenza in Italia".

Invece la legge recita: "La posizione irregolare dell'immigrato che intende sposarsi non incide sulla capacità del soggetto e non rappresenta una "capitis deminutio" dello stesso...". Una legge che è stata ricordata dal Prefetto con una recente circolare all'Ufficio Matrimonio del Comune. Mentre il regolamento di Stato Civile spiega che "bisogna informare l'autorità di PS, qualora gli sposi stranieri siano sprovvisti di permesso di soggiorno...". Intanto, intascando dai 2 ai 4 mila euro, molte romene si accasano con gli extracomunitari.

di: Michele Focarete
da: "Corriere della Sera", lunedì 28.7.2008 (cronaca di Milano).

domenica 27 luglio 2008

Kirchner e Nones sono tornati!

Gli alpinisti italiani sperduti in Nepal sono da giorni in Italia e stanno bene. Ai giornalisti che chiedono loro se mai torneranno in Nepal, dopo la brutta avventura - sono stati "presi" dall'elicottero a 5.500 metri di altitudine dopo vari giorni, e dopo la morte in crepaccio del terzo alpinista - Nones ha risposto: "Uno, quand'è nel suo elemento, è difficile che possa cambiare idea ... per un incidente!"

Di grandi tradizioni alpinistiche, questo sport è stato sui giornali di mezzo mondo per le traversie di Kirchner e Nones, sul Nepal.

Cina, Europa, Stati Uniti: la svolta? - parte 4.

Quando lo sviluppo porrà fine alla dipendenza finanziaria della Cina dall'Occidente; quando la tecnologia le permetterà di interrompere il dominio della US Navy sulle sue rotte marittime - perchè le masse continentali si controllano dal mare e non viceversa -, allora lo scenario geopolitico sarà diverso e più complesso. L'asse del potere non si sposta infatti mai senza conflitti e senza traumi.

Allora potrebbero tramontare tanto il mito della "Chimerica", quanto la cosiddetta "dottrina Zoellik", sul mantenimento cnservativo dello staus quo e sul contenimento dela Cina come potenza regionale. Quelli che si fanno in Cina non sono infatti piani tattici, ma piani strategici. E non sono piani commerciali, ma piani imperiali. Farli non è una colpa della Cina, i cinesi fanno i cinesi. Subirli è invece una colpa, del'Occidente e soprattutto dell'Europa, che ne ricaverà il danno maggiore. Una colpa che, in Europa, è anche specificamente propria di quella "quinta colonna" costituita dagli "eurocinesi". (...)

Fine del post.


Estratto
Refuso

da: "La paura e la Speranza", edito da Arnoldo Monadori S.p.A., Milano
di: Giulio Tremonti

Cina, Europa, Stati Uniti: la svolta? - parte 3.

(...) La Cina ha certo in sè impressionanti forze, ma anche impressionanti fragilità: sociali e demografiche, ambientali e finanziarie. In ogni caso, se la globalizzazione si svilupperà invariata, queste fragilità potranno causare solo crisi congiunturali e non strutturali. Rallenteranno, non invertirano la curva del progresso dela Cina.

Nel 2050 il prodotto interno lordo (PIL)della Cina (48 trilioni di dollari) sarà maggiore di quello USA (37 trilioni di dollari) e doppio di quello europeo (18 trilioni di dollari). Ovviamente queste sono solo stime e ovviamente il PIL non è l'unico criterio per valutare il grado di sviluppo di un Paese. Ma è comunque fortemente probabile che alla crescita nella dimensione del PIL corrispondano simmetricamente anche lo svluppo scientifico e tecnlogico, dei servizi e degli armamenti.

In ogni caso la Cina ha un'ambizione strategica: sostituirsi al'Occidente nella guida della prossima rivoluzione industriale, che non sarà più la rivoluzione delle macchine o dei computer, ma la rivoluzione dela "genetica", applicata ai prodotti agricoli e all'uomo. A favore della Cina, un decisivo fattore di successo in questa strategia dovrebbe essere costituito dal fatto che, a differenza dell'Occidente, la Cina non ha in questo campo vincoli, remore o limiti di tipo morale o legale.

Cina, Europa, Stati Uniti: la svolta? - parte 2.

(...) La Cina non fa e non farà l'errore dell'URSS, che ha confuso la strategia con la tattica e il tempo strategico col tempo tattico. L'URSS è stata forte nel mondo più o meno per mezzo secolo, ma è stata forte non solo e non tanto percè il suo hardware, la sua economia industriale, era allora militarmente più o meno competitivo, quanto perchè l'ideologia comunista, il suo software di potere, esercitava in parallelo una forza attrattvia globale a favore dell'URSS. Per mezzo secolo questo mix ha funzionato. Poi ne è venuta la fine.

Negli anni Ottanta la fine dell'URSS come potenza globale non è stata infatti causata solo o tanto dall'improvvisa accelerazione tecnologica militare degli USA, quanto dalla progressiva perdita di forza tecnologica. Sperimentata quest'ultima sul campo fatale dell'Afghanistan, dove le armi russe da sole non sono riuscite a sostituire l'ideologia comunista, solo alla fine e troppo tardi l'URSS si è accorta che il suo strutturale deficit economico non era più compensato dall'ideologia.
A differenza dell'URSS di allora, la Cina non ha mai avuto e non pensa di avere una forza ideologica attrattiva ed espansiva, ha solo una forza economica. E proprio questo si sa e si studia nelle accademie miltari cinesi. L'espansione politica della Cina fuori dei suoi confini ci sarà dunque solo quando l'economia cinese sarà competitiva.

Per ora la Cina sta crescendo e investendo nela sua sicurezza interna. Poi verrà il "tempo esterno". Un tipo di tempo già preannunciato dai massicci investimenti nel Golfo Persico, in Africa, in America Latina, dai revival di memoria storica (la rievocazione dele grandi flotte che, nella prima metà del XV secolo, salparono dalla Cina verso il Medio Oriente e l'Africa), dai simbolismi di potenza tecnologica e militare (la bomba atomica nel 1964; il satellite nel 1970; l'astronauta nel 2003).

L'Europa è, tanto per cambiare (per provare a suicidarsi), naturalmente già pronta a far cadere il suo embargo militare, a vendere armi alla Cina, ma l'isolamento della Cina sarà davvero superato solo quando lo permetterà la sua economia.

Cina, Europa, Stati Uniti: la svolta?

(...) Il rischio locale che deriva dalla globalizzazione, il rischio specifico per l'Europa, prende poi la forma tipicadi un "colonialismo di ritorno", dall'esterno verso l'Europa. La storia si può infatti ripetere all'incontrario. La storia insegna che le leadership cambiano. Già nel 1913 gli USA, forti di un'economia e di una popolazione in crescita spaventosa, avevano superato nelle statistiche l'Inghilterra, potenza-madre e ancora potenza dominatrice per inerzia, perchè allora il mondo era fermo. Dopo mezzo secolo, dopo che il mondo si era messo in moto con la seconda vguerra mondiale, gli USA sono infine arrivati a esercitare il loro primato su mezzo mondo.

Ora, finita la divisione artificiale del mondo causata dalla guerra fredda, con la nuova geografia piana fatta dalla globalizzazione, la leadership può cambiare nuovamente. ma questa volta non spostandosi da una sponda al'altra del lago Atlantico, Occidente su Occidente, piuttosto spostandosi da Occidente verso Oriente. E' così che può iniziare una nuova età della storia: l'"età del Pacifico". La vecchia sequenza tra le varie età della storia è stata finora scandita nel passaggio fra l'età mediterranea a quella europea a quella atlantica. La nuova storia può andare oltre, passando direttamente dall'Atlantico al Pacifico. Saltando l'Europa.

I venti che spirano da Oriente sono in ogni caso impetuosi. La nuova cartografia non annuncia infatti solo nuove leadership,ma anche nuovi imperialismi. A partire dalla Cina, che nella sua storia, e non per caso, si chiama "Impero di Mezzo". Non per caso, già adesso risulta dai sondaggi di opinione che per un terzo degli americani la Cina dominerà il mondo, circa la metà considera il "Celeste Impero una minaccia per la pace mondiale". E del resto c'è una forte analogia storica "tra la nuova Cina e la Germania com'era tra la fine dell'Ottocento e la prima metà del Novecento".

giovedì 24 luglio 2008

Leggete "CAMPIONARIO BY ENNIO"!

Leggete "CAMPIONARIO BY ENNIO", www.campionario.blogspot.com , 25.000 letture

ogni giorno!!



da: Il Team di ---CAMPIONARIO---

Trebaseleghe (Padua, Italy), 24.7.2008

Alberghi italiani: bilancio a mezza estate.

Alberghi italiani: bilancio a mezza estate.

I dati elaborati dalla Federalberghi-Confconsumatori per il primo semestre 2008, che fanno dire al presidente Bernabò Bocca che "sono purtroppo la chiara dimostrazione di una crisi generale, aggravata da una situazione economica difficile per le famiglie italiane, penalizzate da un costo della vita quasi fuori controllo", sono:
- una perdita dell'1,3% nei primi sei mesi dell'anno, rispetto al primo semestre 2007, nonostante un aumento del costo degli alberghi praticamente inesistente, rispetto al'inflazione del 3,3%.
- lievissimo aumento dei clienti italiani (+0,5%);
- perdita del 3,3% dei clienti stranieri.

Nei primi sei mesi del 2008, gli alberghi italiani, con 106,3 milioni di presenze (rispetto ai 1o7,7 milioni del 2007), un - 1,4 milioni di presenze complessive. Al termine dei primi cinque mesi del 2008 la domanda complessiva, con 78,2 milioni di presenze di italiani, è diminuita dello o,3%. Gli stranieri sono stati 37,7 milioni. Nel mese di giugno gli alberghi hanno registrato diminuizioni su tutto il fronte della domanda.

Peraltro, secondo i dati dell'Ufficio Italiano dei Cambi, le cui funzioni dal 1° gennaio 2008 sono confluite nella Banca d'Italia, la bilancia turistica dei pagamenti relativa ai primi quattro mesi di quest'anno, ha chiuso con il saldo tra crediti e debiti pari a 1.982 milioni di euro, contro i 2.057 del 2007. Una diminuizione questa del 3,6%.

Bocca conclude con: " L'auspicio è che da un lato la manovra economica alla quale sta lavorando il Governo ridia presto ossigeno al portafoglio degli italiani. E dall'altro lato che la nuova dirigenza in arrivo all'Enit-Agenzia del Turismo-metta subito mano a un ampio progetto di rilancio dell'Italia, quale meta ambita a livello mondiale".

da: "Il Gazzettino" di Venezia, giovedì 24.7.2008
Estratto
Refuso.

To gratitude!!

To Gratitude!!

We are thinkin' to gratify our several readers, with some good ideas, after our summer-holidays!!

That period will be from August 4.th to August 22.nd 2008: some good summer-holidays for us, to rest a little and not always!!


Per i ns. lettori!!

Gratificheremo i lettori con delle idee delle nostre; questo dopo le ferie... Che terremo tra il 4 e il 22 agosto 2008 (giusto per riposarci un pò)!!

Psst! Ehy! Ricordatevi: "La vacanza è un piacere... Se non è buona, che piacere é...?!"

mercoledì 23 luglio 2008

Mossa per l'Europa, parte3.

...Ma basta il solo terribile episodio di Srebrenica, con i suoi ottomila uomini passati per le armi, con le donne in fuga o suicide per sottrarsi agli stupri, e, ricordiamolo, con l'indegna passività delle forze dell'Onu, a dare la dimensione della tessera mancante nella strategia della mano tesa promossa da Boris Tadic.

Ratko Mladic, secondo diversi servizi d'informazione occidentali, si nasconde in Serbia - mentre si riteneva che Karadzic si nascondesse in Bosnia. E' poco verosimile che nelle stanze dei bottoni di Belgrado non si sappia dov'è e cosa si deve fare per catturarlo. Ma Ratko Mladic è un ex generale. E la sua cattura potrebbe gettare l'ombra dell'incriminazione su tutto l'esercito, i cui quadri sono stati rinnovati soltanto in parte rispetto ai tempi di Milosevic.

L'esame più difficile per Boris Tadic, dunque, viene ora. La cattura di Karadzic è un'ottima notizia. Quella di Mladic sarebbe molto di più, sarebbe un gesto fondante della nuova Serbia che l' Europa aspetta. Senza sapere, in verità, se sarà mai in grado di accoglierla. ...Fine.

di: Franco Venturini
da: "Corriere della Sera" di martedì 22.7.2008.
Estratto
Refuso

Mossa per l'Europa, parte2.

...quelli con l'Europa in particolare stentano a ripartire, e l'abbraccio di una Russia che ha altre preoccupazioni non può essere visto come una valida alternativa. Dopo la difficile formazione di un governo sempre rigido sul Kosovo ma amico dell'Occidente e dell'Europa, il presidente Tadic - che agli occidentali deve parecchio - ha deciso di rompere gli indugi. Dai suoi uffici è venuta la comunicazione dell'arresto di Karadzic. Ed è stato sicuramente lui a calcolare il perfetto tempismo della mossa: alla vigilia della riunione dei Ministri degli Esteri europei, a pochi giorni dal ritorno degli ambasciatori serbi in quelle capitali occidentali che avevano abbandonato per protesta, nel momento in cui è necessario ribadire l'interesse che la Serbia porta al legame con un'Europa che tende a chiudersi nelle sue ferite interne.

Quel che invece l'annuncio di Belgrado non ci dice è se le motivazioni appena ricordate indurranno le autorità serbe a catturare e consegnare all'Aja anche l'ex generale Ratko Mladic. Se Karadzic è un politico criminale, lui è un boia. Si deve ricordare è vero che le atrocità in Bosnia non furono commesse da una parte sola. Che i musulmani fecero abbondantemente la loro parte, a tal punto che qualcuno ha visto nell'operato dell'ex procuratore dell'Aja Carla del Ponte un pregiudizio anti-serbo, filo-musulmano e filo-croato. Ci può essere qualcosa di vero. ...continua...

Mossa per l'Europa.

Mossa per l'Europa. Ma la vera prova sarà il generale Mladic.

Se Karadzic sarà consegnato al Tribunale dell'Aja come è legittimo prevedere, le atrocità comesse in Bosnia dal '92 al '95 potranno essere oggetto di un nuovo processo e si giungerà forse a quella sentenza che Slobodan Milosevic battè sul tempo morendo in detenzione. Perchè Rodovan Karadzic, sulla guerra di Bosnia, ne sa quanto e forse di più di Milosevic. Fu lui, presidente dei serbo-bosniaci, a gestire la pulizia etnica nei confronti dei musulmani. Fu lui, col suo braccio destro generale Mladic, a bombardare per mesi i civili di Sarajevo. Fu lui a permettere, e forse a volere, la strage che gli uomini di Mladic compirono a Srebenica. C'è da augurarsi, beninteso con tutte le dovute garanzie ma senza i clamorosi ritardi che caratterizzarono il procedimento contro Milosevic, che giustizia possa essere finalmente fatta.

L'annuncia di Belgrado ci dice che la Serbia ha compiuto una scelta strategica importante. La vicenda dell'indipendenza kosovara (nella quale a nostro avviso le autorità serbe avevano dalla loro qualche solida ragione) ha finito per portare il Paese nel vicolo cieco dell'isolamento. I rapporti con l'Occidente in generale sono diventati gelidi,... ...continua...

martedì 22 luglio 2008

Arrestato Karadzic

Serbia, arrestato Karadzic - il "macellaio dei balcani".

L'hanno preso. Il ricercato da cinque milioni di dollari è caduto nella rete. Si chiude una latitanza durata tredici anni, Radovan Karadzic ha passato la notte in un carcere di Belgrado.

La notizia arriva in tarda serata con una nota del presidente serbo Boris Tadic: Karadzic è stato "localizzato e arrestato" dalle forze di sicurezza serbe nella capitale, è detenuto dagli organi della procura nazionale per la lotta ai crimini di guerra. Quello che l'ex segretario di Stato Usa Holbrooke ha definito "l'Osama Bin Laden dei Balcani", era sotto sorveglianza da settimane, al momento della cattura non avrebbe opposto resistenza. Alla macchia dal 1995, al primo posto fra gli ultimi tre ricercati sulla lista nera del Tribunale Internazionale dell'Aja (gli altri due sono il suo braccio destro militare Ratko Mladic, e Goran Hadzic), il 63enne leader serbo-bosniaco deve rispondere delle accuse di genocidio, crimini di guerra e contro l'umanità per il ruolo svolto nella sanguinosa guerra di Bosnia, la più feroce tra quelle scatenate nella dissoluzione dell'ex Jugoslavia: due anni, 1993-95, 200mila vittime.

L'arresto di Karadzic è sempre stata una delle condizioni per l'avvicinamento della Serbia all'Unione Europea.

di: Maria Serena Natale
da: "Il Corriere della Sera", di martedì 22.7.2008
Estratto
Refuso.

Scaroni: "Gas in Adriatico", parte 2.

...per l'Alto Adriatico, che resta per noi un terreno che ci dà molte preoccupazioni".

E a chi gli faceva notare che c'è chi parla di riserve pari a 100 miliardi di metri cubi, il numero un di Eni ha replicato: "Potrebbero esserci, perchè quando si entra in un giacimento non si sa mai esattamente fin dove ci si può spingere. Ma stando a un'potesi di 40 miliardi, questo darebbe un sollievo importante al nostro Paese per i prossimi anni".

In pratica, sarebbe pari al fabbisogno italiano di due inverni e questo darebbe il tempo di trovare altre partnership per il futuro.

di: Giuseppe Tedesco
da: "Il Gazzzettino", martedì 22.7.2008
Refuso
Estratto.

Scaroni: "Gas in Adriatico".

L'ad ad Eni: "Ci sono almeno 40 miliardi di metri cubi di metano". Galan: "Voglio non una, ma mille garanzie... per Venezia e per tutto il litorale veneto". Scaroni: "Nessun Pericolo" (la concessione ferma dal 1995 e la Croazia effettua gi estrazioni).

"Non sappiamo esattamente , ma direi certamente pù di 40 miliardi di metri cubi". L'amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni, rilancia il tema delle risorse di metano custodite in mare e il governatore del Veneto, Giancarlo Galan, alza la paletta rossa in un battibaleno: "Fa bene l'amico caroni a dire quello che dice - replica il Presidente - lo farei anch'o al suo posto e gli auguro di poterlo un giorno raggiungere, però allo stato attuale bisogna avere non una garanzia, ma mille garanzie scientifiche perchè in gioco non c'ècasa mia, ma Venezia e l'intera costa veneta".

L'En si augura che questo avvenga - aveva detto l'amministratore delegato dell'Eni interpellato a margine di un convegno a Roma sulla possibilità di ripresa dele trivellazioni, in particolare...

segue...

lunedì 21 luglio 2008

"Trentenni: generazione perduta", parte 2.

...troppe le novità che si susseguono e che non riusciamo a metabolizzare. Poi leggo nei sondaggi che nella lettura primeggiano i ragazzi tra i 14 e i 24 anni, mentre a leggere meno in assoluto sono gli ultraquarantenni. E allora mi chiedo come facciano i giovani ad avere delle curiosità, se primi sono gli adulti a non averne più?"

I sessantenni di oggi hanno avuto il sessantotto, i cinquantenni il settantasette, e poi c'è stato il movimento no global... Ma i ventenni di oggi sembrano incapaci di catalizzare in eventi significativi la loro soggettività giovanile, i loro valori alternativi a quelli dei loro genitori... Qui Signorini concorda con Giuliano da Empoli, saggista e scrittore, nel contestare questa presunta mancanza di valori tra i giovani. "Io non ci credo. Il fatto è che essendoci calati dentro, non lo percepiamo... lo sapremo fra ventanni quali erano davvero i valori dei giovani d'oggi. Già vent'anni fa gli adulti dicevano le stesse cose dei giovani di allora!" "Andando in giro a presentare i miei libri - dice Signorini - avverto un certo fermento. Un fermento che quando avevamo vent'anni noi, non avvertivo fra i miei coetanei. Diciamo che la generazione un po' perduta è quella di noi trentenni". ...Fine.

Estratto da: "Il Gazzettino" del 20.7.2008
di: Sergio Frigo

"Trentenni: generazione perduta".

Mentre negli anni sessanta gli adulti brontoloni venivano zittiti dai loro figli con l'epiteto di matusa, i ventenni e trentenni odierni ascoltano (più o meno) quello che dicono i loro genitori e studiosi e poi convengono, o eccepiscono o, al massimo, precisano...

Prendete John Beer, il blogger padovano ventunenne famoso col sito "Notadisciplinare.it": "Purtroppo è vero che fra noi giovani prevalgono esibizionismo e svaccamento - dice John Beer - e che i genitori sono troppo accondiscendenti. Il fatto è che il 60/70% di loro cerca di essere amico dei figli per evitarsi i problemi: così possono divertirsi e farsi la loro vita.

Mattia Signorini è invece il giovane scrittore rodigino (28 anni) autore di "Lontano da ogni cosa" (Ed. Salani) da cui si sta girando un film diretto da Tonino Zangardi. "io non credo che l'assenza di valori e di curiosità sia solo dei giovani - precisa - ma riguarda tutti coloro che vivono in questa epoca, adulti compresi: troppi sono gli stimoli che ci bersagliano in ogni momento... (continua)

da: "Il Gazzettino" del 20.7.2008
di: Sergio Frigo.

Blog readers' appointment.

On the four last week, our Blog's readers preferred to visit "Campionario Rock" as 40.000 people every day, and, instead, "Campionario by Ennio" as 15.000 people every day!!!!

A very very big sort of thank you, dear friends!!!!


Enio8
---CAMPIONARIO---
Trebaseleghe (Padua, Italy), 21.7.2008

domenica 20 luglio 2008

Addio bandana... parte 3.

L'attrice si è affidata a un noto dietologo americano, che le ha suggerito d'incrementare il consumo di pesce (ora ammonta al 30% del suo consumo quotidiano). Anche Angelina Jolie, neo mamma di due gemelli, in gravidanza non ha mai rinunciato a sushi e sashimi. Secondo le indiscrezioni di un sito di gossip, il marito Brad Pitt alleva inun acquario polipi e calamaretti da offrire ala sua sposa.

E' fedele alla dieta marittima anche Melanie Griffith, cominciata qualche anno fa per perdere dodici chili. Fanatici del pesce anche Victoria Beckham e Russel Crowe, che in Italia ha scoperto il baccalà.

Gli italiani riscoprono invece il pesce azzurro, base di piatti gustosi come le alici ripiene con erbe di campo, condite con olio aromatico.

da: "Il Gazzettino", domenica 20.7.2008

Addio bandana... ...parte 2...

Altri must del 2008 sono i costumi tecnici, il frisbee rilanciato da Totti e i balli latino-americani in spiaggia. E per finire una sana dieta a base di pesce. A rispolverare il più tradizionale degli sport da spiaggia (dopo la nuotata, la classica partita a palla a volo e i racchettoni) è il Pupone di Roma, beccato dai paparazzi a giocare con gli amici in spiaggia con il dischetto di plastica.

Chi non ama lo sport, invece, può tenersi in forma con una dieta a base di prodotti di mare, che secondo recenti studi, oltre ai benefici per la salute, è un toccasana per l'armonia della coppia. Secondo i nutrizionisti, il pesce è un antidepressivo naturale e un antidoto alla depressione. Ma, notoriamente, alcuni tipi di pesce (ostriche e frutti di mare) possono avere effetti afrodisiaci.

Nel Paese circondato e immerso nell'acqua, la moda delle diete del pesce arriva però direttamente da Hollywood. Ne sa qualcosa Julia Roberts: ...(continua)...

Addio bandana, il panama è più chic.

Estate che vai, moda che trovi. Messa in cassetto la bandana, quest'anno tornano di moda i cappelli per riparare dal caldo, ma anche per proteggere la pelle del viso. Borsalino o panama (la nuova moda lanciata ancora una volta da Berlusconi), i cappelli dell'estate, soprattutto quelli delle signore, devono avere la tesa più òarga possibile. Non importa che siano in paglia, tela, in rafia, colorati in tinte sorbetto, oppure lasciati nei colori delle fibre naturali: ciò che è importante è che i cappelli hanno soppiantato il fazzoletto colorato annodato alla pirata.

Sulla testa degli italiani, il cappello diventa quindi un articolo fondamentale e aggiuntivo alle borse e alla bigiotteria, soprattutto nel pacchetto di prodotti venduti dagli ambulanti nelle spiagge a pochi euro. Per chi può spendere, invece, ci sono cappelli eccentrici come quelli creati dagli ormai rari modisti dell'haute couture francese (Celine Robert) o inglese (Philip Tracey, il "Cappellaio matto", che firma anche i cappellini della regina Elisabetta).

Ma la moda sulla sabbia non guarda solo alla testa. ...(continua)...

Gli alpinisti stanno bene... parte 3.

Nel frattempo, ieri ai due sopravvissuti è stato calato un sacchetto con viveri e un telefonino satellitare. Un primo lancio è andato perso perchè l'elicottero, a causa dell'aria rarefatta, ha dovuto volare troppo velocemente. L'aeromobile è tornato al campo base dove è stato completamente svuotato e, dopo un'ora, il velivolo è tornato in quota con solo i piloti a bordo, ed è riuscito a lanciare i viveri.

"Sono appena sotto la fascia di roccia - racconta Gallo - al limite superiore del nevaio pensile appena sotto il triangolo che delimita a destra la sella. Raggiungerli lassù con l'elicottero per portarli via è impossibile. Dobbiamo fargli capire di scendere altri 400-500 metri per cercare di raggiungere una zona pianeggiante più in basso, dove noi con gli elicotteri potremmo fare lowering. Dovrebbero scendere sotto lo sperone che hanno aggirato, anche se è una zona un pò pericolosa visti i seracchi che ci sono sopra". Purtroppo non è stato possibile alcun contatto telefonico con i due sopravvissuti. "Forse il telefono si è rotto nel lancio - suppone Da Potenza - o forse è andato perso in un crepaccio". O che non ci sia copertura del satellite. ...Fine.

Gli alpinisti stanno bene... parte 2.

...quando il loro compagno, Karl Unterkircher, è morto precipitando in un crepaccio - è quella di far tornare Walter e Simon ad una quota intorno ai 6.500 metri, in prossimità del luogo dove è accaduto l'incidente di Karl, sul grande ghiacciaio pensile che taglia a metà la parete Rakhiot.

Lì i piloti hanno individuato la possibilitàdi tentare un recupero. "I due alpinisti hanno smontato la tenda - racconta Silvio Mondinelli - e ora stanno salendo spediti. Hano già superato un dislivello di circa 150 metri. Tra poco dovrebbero uscire sulla sella e iniziare la discesa".

La missione di salvataggio è stata organizzata da Agostino da Polenza, presidente del Comitato Everest K2 Cnr, che sta coordinando le operazioni dalla sede di Bergamo. "Siamo fiduciosi - spiega Da Polenza - se non altro perchè abbiamo visto Walter Nones e Simon Kehrer salire di buona lena al campo base. Ora in Pakistan è calata la notte e non ci resta che aspettare. Speriamo nel bel tempo, cercheremo di capire da che parte Nones e Kehrer proveranno a scendere, per andarli a recuperare". ...continua...

"Gli alpinisti italiani stanno bene..."

di: Redazione, "Il Gazzettino" di Domenica 20.7.2008. Estratto. Refuso.

Gli alpinisti stanno bene e cercano una via di fuga. Ai due sopravvissuti italiani,
bloccati a 7mila metri sul Nanga Parbat, è stato calato un sacchetto con viveri e un telefono satellitare.

Sono vivi e stanno bene. I due alpinisti italiani, bloccati a quota 7mila metri sulla cima himalayana del Nanga Parbat, hanno salutato con la mano i soccorritori. Simon Kehrer e Walter Nones si sono fermati per la notte dopo aver iniziato la scalata per cercare di essere recuperati. Ma il ritorno del maltempo ha di nuovo fatto sospendere le operazioni di soccorso, iniziate in mattinata. Oggi (20 luglio), alle prime luci dell'alba (intorno alle 3 ora italiana), è previsto un altro tentativo di soccorso.

Sull'Himalaya l'operazione è difficile. nel pomeriggio Nones e Kehrer hanno ripreso a salire: hanno superato un salto di 150 metri di roccia, in linea verticale sopra la loro tenda, per poi iniziare la discesa. L'unica soluzione per trarre in salvo i due alpinisti - che erano impegnati in una spedizione per trovare una nuova via per la scalata del Nanga Prabat... (continua)

venerdì 18 luglio 2008

"In Iran una sede diplomatica USA", parte 3.

Stando ai media di Washington, la sola presenza di Burns a Ginevra è comunque segno di una rettifica della politica americana (New York Times) e "una ricerca di compromesso" (Washington Post). Un giudizio condiviso dal ministro degli esteri iraniano Mottaki, che ha detto di sperare in sviluppi positivi, ma non da quello francese Kouchner, che ha detto di non aspettarsi nulla. E da Roma, il Ministro degli Esteri Frattini auspica una maggiore mediazione della Cina.

La Rice, capo delle "colombe" vittoriose sui "falchi" del vice presidente Cheney, ammette di non sapere se vincerà la scommessa diplomatica con l'Iran. "Abbiamo chiarito di credere nella diplomazia. Speriamo che Teheran recepisca il messaggio", ha detto, precisando che lo stop all'arricchimento dell'uranio da parte dell'Iran deve precedere negoziati veri e propri. Di fronte a significativi passi avanti, la comunità internazionale è pronta a rinunciare all'uso della forza e a offrire un grande ruolo negli affari internazionali. Fine.

Estratto dall'art. di Ennio Caretto, su il "Corriere della Sera" di Venerdì 18.7.2008.

"In Iran una sede diplomatica USA", parte 2.

Ma la Rice aggiunse che prima di cambiare qualcosa occorrevano progressi nei negoziati sul nucleare. Il presidente iraniano Ahmadinejad non si oppose all'idea: "Esamineremo con favore ogni proposta che migliori le nostre relazioni". Da indiscrezioni del Dipartimento di Stato, da allora un dibattito al riguardo ferve nell'amministrazione Bush. L'apertura della Sezione non comporterebbe comnque la ripresa dei rapporti diplomatici: dal 1977 l'America ne ha una a Cuba, pur non riconoscendo il regime castrista.

Se compisse questo passo, oltre a quello di mandare il sottosegretario William Burns a Ginevra, per Bush sarebbe una totale inversione di rotta: fino a pochi giorni fa, alla Casa Bianca non si escludeva un attacco all'Iran. Ma Bush, messo sotto assedio dai falchi e dai conservatori, vuole procedere con cautela. Se i negoziati con l'Iran fallissero, ha ammonito la portavoce Dana Perino, il presidente chiederebbe nuove sanzioni contro l'Iran, e rimetterebbe tutte le opzioni sul tavolo. La Sezione è dunque uno strumento di pressione, un premio per eventuali concessioni iraniane
...segue...

"In Iran una sede diplomatica USA"

La Sezione segnerebbe il ritorno in forma stabile di diplomatici americani in Iran dopo la crisi degli ostaggi tra il '79 e l'81.

In una nuova apertura all'Iran dopo l'annuncio della sua partecipazione all'incontro del 19.7.2008 a Ginevra, l'America intende creare una "Sezione di interessi" a Teheran, simile a quella iraniana dentro l'ambasciata del Pakistan a Washington. Il quotidiano inglese "Guardian" scrive lo farà entro un mese, mentre per il "New York Times" l'iniziativa è ancora sotto esame. Il Dipartimento di Stato non smentisce: "Abbiamo un reale interesse a rivolgerci agli iraniani. Ora c'è una nostra Sezione a Dubai per i loro visti e per l'analisi di ciò che accade a Teheran". E ha ricordato che prima di allacciare rapporti con l'URSS dopo il 1917, gli USA formarono una Sezione a Mosca.

L'idea della Sezione a Teheran fu adombrata dal Segretario di Stato Condoleeza Rice un mese fa, quando rilevò che a volte riesce difficile per gli iraniani recarsi a Dubai per i visti. E noi desideriamo intensificare i contatti a livello del pubblico. ...segue...

giovedì 17 luglio 2008

Dietro gli scandali, il pantano della sanità. parte 3.

Per non dire degli abissi finanfiari del Lazio o della Sicilia, dove pochi giorni fa la Corte dei Conti ha demolito il bilancio consuntivo regionale, sottolineando che con i suoi 8 miliardi e mezzo di euro la sanità isolana "pesa il il 30%in più di quanto si spenda per la Sanità in Finlandia".

"Lei è un irresponsabile", ha detto gelido Giulio Tremonti a Roberto Formigoni che contestava i tagli imposti da Roma. L'impressione, però, è che sia tutto il sistema a non volersi assumere fino in fondo le proprie responsabilità. Basti ricordare che alla Sanità (il cui ministero è evaporato nella ridistribuzione dei posti di governo) erano dedicate sette righe del programma elettorale del Pdl, sei in quello del Pd. Tutti e due centrati su una promessa: l'eliminazione delle liste d'attesa. Forse, con una spesa salita a oltre 102 miliardi di euro e uno scandalo al giorno, c'è da fare qualcosa di più.( Fine )

di: Gian Antonio Stella
da: "Corriere della Sera" di giovedì 17.7.2008 Estratto. Refuso.

Dietro gli scandali, il pantano della Sanità. parte 2.

Il libro verde dell'Economia di qualche mese fa è ricco di esempi sconcertanti. Com'è possibile che un dipendente prenda in media 38mila euro in Friuli-Venezia Giulia e 51mila in Campania? Che un posto letto costi 455 euro al giorno negli ospedali lombardi e 897 (quanto una suite al Plaza di New York) al San Camillo di Roma? Che i parti cesarei siano il 23% in Alto Adige e il 59% in Campania? Che la Sicilia abbia da sola un quarto di tutti gli ambulatori e i laboratori privati accreditati? Che ci sano reparti, come chirurgia vascolare a Catanzaro, che vengono tenuti in vita anche se in un anno hanno il 4% dei posti letto? I grandi buchi nascono da lì. Dal caos anarchico e clientelare che in questi anni, nel nome di una autogestione male intesa, ha consentito a ciascuno di fare come gli pareva. Al punto che solo in queste ultime ore e solo dopo lunghissime polemiche i manager delle Asl campane hanno sospeso (per adesso) la decisione di auto-aumentarsi di 30mila euro l'anno la propria busta paga.Un aumento indecoroso. Tanto più perchè parallelo all'arrivo dei nuovi dai sul buco sanitario regionale. Sprofondato ormai a circa 10 miliardi di euro.

...continua...

Il pantano della sanità di G. Antonio Stella

Dietro gli scandali, "Il pantano della sanità".

(...) Certo, esistono straordinarie professionalità, ospedali eccellenti e migliaia di medici e infermieri che lavorano benissimo. E ignorarlo sarebbe ingiusto. La ripetitività con cui scoppiano certi bubboni, anche in realtà complessivamente virtuose, segnala tuttavia un'infezione profonda.

Dal famoso "pouf" riempito di banconote e gioielli dalla moglie di Duilio Poggiolini alle migliaia di analisi fantasma pagate a Giuseppe Poggi Longostrevi, dai rimborsi a Villa Santa Teresa di Bagheria pagati 21 volte di più che a Milano fino ai polmoni asportati a ignari pazienti della "Santa Rita" solo per aumentare il fatturato, un filo conduttore c'è: il caos. Il modo disordinato e spesso indecente col quale alcune Regioni hanno usato la crescente autonomia ottenuta nella gestione della Sanità. Un caos dentro il quale è successo e può succedere di tutto. ...continua...

Il Dossier da "Repubblica" del 16.7.2008, mercoledì. Fine

...(continua)...

...la benzina verde a giugno è aumentata del 12,5 per cento rispetto a un anno fa. La diesel del 31,1%.

Questo per quanto riguarda il passato. A fare calcoli sul futuro ci hanno pensato Ausbef e Federconsumatori. Il risulato non lascia spazio a ottimismi: 1.813 euro in un anno "solo per le due voci di spesa energia e alimenti", tenendo conto dei rincari delle tariffe e delle previsioni di ottobre. Per le associazioni dei consumatori "gli aumenti ammonteranno a 734 euro per costi diretti (luce, gas, riscaldamento e carburanti) e 546 euro per quelli indiretti". Cui si aggiungerebbero 533 euro per la spesa al supermercato. Carissima: a giugno per comprare un pacco di pasta che nel 2007 costava 1 euro e 30 gli italiani hanno speso 1,60 (...). Una busta di latte dodici mesi dopo l'hanno pagata 11 centesimi in più. E al panificio hano lasciato 2 euro e 26 per una quantità di pane che nel 2007 costava 2 euro. (...) di Laura Troja, "La Repubblica"-...Fine

Il Dossier da "Repubblica" del 16.7.2008, mercoledì.(Continua)

...(continua, parte 3.)...

...per abitazione e energia gli italiani hanno visto un aumento di spesa media mensile tra i 35 e i 45 euro; tra i 16 e i 31 euro per alimentari e bevande; tra i 13 e i 25 euro per trasporti e comunicazioni. L'unica a restare invariata è la spesa per la sanità. Tutto il resto è aumentato. Dal tempo libero e istruzione, all'arredamento, passando per scarpe e vestiti, sono dai 3 ai 6 euro in più al mese. Che sommati fanno una bella cifra.

Anche perchè fare rinuncie non è facile: l'inflazione passa al +5,8% (giugno 2008 sullo stesso mese del 2007) se si calcola il paniere dei cosiddetti "prodotti ad alta frequenza", ovvero i generi alimentari, le bevande alcoliche e analcoliche, i tabacchi, le spese per l'affitto, i beni non durevoli per la casa, i servizi per la puylzia e manutenzione della casa, i carburanti,i trasporti urbani, giornali e periodici, i servizi di ristorazione, le spese di assistenza. Trascinati come in un domino dagli aumenti dei carburanti... (continua)...

Il Dossier da "Repubblica "del 16.7.2008, mercoledì.(Continua)

...continua... (parte 2).

..., di una con due figli (+ 127 euro) o di un single (+80 euro). Almeno secondo i calcoli dell'Ufficio Studi della Cgia di Mestre, che ha applicato il dato dell'inflazione dei primi sei mesi dell'anno ai consumi di tre tipologie familiari: un italiano con meno di 35 anni che vive da solo spende in media al mese 2.024 euro nel 2008, quando un anno fa spendeva 1.944 euro.

Una famiglia di tre persone passa dai 2.957 euro mensili a 3.077 euro. Quella con due figli acquisterà gli stessi bene e servizi del 2007 ma lasciando alla cassa 3.315 euro anzichè 3.188 euro. Moltiplicato per sei mesi fa +480 euro (single), +720 (famiglia di tre), +762 quella con due figli. Un salasso.

Diviso per capitoli di spesa, ci sono alcune differenze: secondo la Cgia... (continua)...

Il Dossier da "Repubblica" del 16.7.2008, mercoledì.

Il Dossier, da "Repubblica" di mercoledì 16.7.2008.

Per un single 480 euro. Per una coppia con un figlio 720 euro. Per un nucleo di 4 persone 762. E' quanto hanno speso in più le famglie italiane da gennaio a giugno 2008. Nulla di strano, se si considera il dato sugli aumenti dei prezzi in Italia a giugno rispetto a un anno fa: più 3,8 per cento, con picchi fino al 6-7 per cento per i "capitoli"importanti (casa e bollette, trasporti, alimentari e bevande analcoliche). Un aumento così i tecnici del'Isat non lo riscontravano dal 1996.

E' la conferma per le stime preliminari sull'inflazione pubblicate due settimane fa, che arriva nel giorno in cui benzina e gasolio hanno toccato il nuovo record di 1,56 euro il litro. Tradotto in spesa media mensile per il ortafoglio delle famiglie sono dolori, sia che si tratti di coppia con un figlio (più 120 euro rispetto a un anna fa)... (continua)

lunedì 14 luglio 2008

Giulio Tremonti: "La paura e la speranza" (2008).

Giulio Tremonti: "La paura e la Speranza"-estratto-Mondadori 2008. (3)


La fine del romanticismo è stata tuttavia anche un male, perchè la forza impetuosa del nuovo flusso ha cercato di sbriciolare e spazzare via, trascinandola con sè, anche una buona parte dell'humus che c'era sul fondo della nostra storia: l'idea che l'uomo non ha creato la società ma, all'opposto, è parte di un meccanismo storico più complesso dell'uomo stesso; l'idea non divisionista e non atomica della sua appartenenza a una comunità storica, a una civiltà organica; l'idea che le sue radici affondino nella stessa terra in cui riposano i suoi padri; il rispetto per il particolare,, l'opposto dell'universale globale; il valore proprio delle riserve della memoria, che sono qualcosa di più intenso di una parodia bigotta della tradizione; le consuetudini familiari e municipali, le esperienze di vita, i retroterra arcaici e umorali le diversità, i vecchi valori e le "piccole patrie", i monumenti e i patrimoni d'arte, che sono i nostri geni civili.
(...) Dopo la fine del romanticismo la storia ha certo avuto un corso pieno in Europa e per un intero secolo. Un secolo pieno, se pur breve

Giulio Tremonti: "La paura e la speranza" (2008).

Giulio Tremonti: "La paura e la speranza"-estratto-Mondadori 2008 (2).


(...) La via d'uscita dalla crisi può essere trovata solo andando avanti, andando in profondità nello spirito che, nel bene e nel male, anima il nostro tempo. Farlo per estrarne nuove idee e nuovi principi. Viviamo infatti in un tempo in cui l'intellettuale è politico e il politico, se non è intellettuale, non è. (...) Ciò che ora e per prima cosa stupisce è che tutti notano quello che c'è: il "consumismo". Mentre pochi riflettono su quello che non cè più: il "romanticismo". E' invece proprio a partire dalle conseguenze di questo vuoto che va avviata la riflessione, perchè la fine del romanticismo è stata in parte un bene, in parte un male. E' stato un bene che il flusso globale e banale dei consumi, diffusi su scala di massa e standardizzati, abbia dissolto quell'infernale cocktail di idee e ideologie, di pulsioni e leggende, di miti e inni, di luoghi sacri e di stati maggiori che, combinandosi al principio del Novecento con la meccanica moderna, ha finito per insanguinare l'Europa.

domenica 13 luglio 2008

Giulio Tremonti: "La paura e la speranza"- (2008).

Giulio Tremonti: "La paura e la speranza", Mondadori (2008), pag. 6. (1)


(...) E' così che una massa di circa un miliardo di uomini, concentrata prevalentemente in Asia, è passata di colpo dall'autoconsumo al consumo, dal circuito chiuso dell'economia agricola al circuito "aperto" dell'economia di "mercato".

E' una massa che prima faceva vita a sè: coltivava i suoi campi e allevava i suoi animali per nutrirsi; raccoglieva la sua legna per scaldarsi; non aveva industrie.

Ora è una massa che non è più isolata, che comincia a vivere, a lavorare, a consumare più o meno "come noi" e "insieme a noi", attingendo a quella che una volta era la nostra esclusiva riserva alimentare, mineraria, energetica. E' una massa che non ha ancora il denaro necessario per comprarsi un'automobile, ma ha già il denaro sufficiente per comprarsi una moto, un litrodi benzina o di latte, un chilo di carne. I cinesi, ad esempio, nel 1985 consumavano mediamente 20 kg di carne all'anno, oggi ne consumano 50.

Se il numero di bovini da latte o da carne che ci sono nel mondo resta fisso, ma sale la domanda di latte o di carne, allora i prezzi non restano uguali, ma salgono anche loro. E lo stesso vale per i mangimi vegetali con cui si allevano gli animali e, via via salendo nella scala della rilevanza economica, per quasi tutti i prodotti di base tipici del consumo durevole e poi per tutte le materie prime necessarie per la produzione industriale. (...)

Estratto
Refuso

da "La paura e la speranza", di Giulio Tremonti, Mondadori, 2008.

venerdì 11 luglio 2008

21 luglio 1969: primo uomo sulla luna.

21 luglio 1969: primo uomo sulla luna.

Dopo aver percorso 400.000 kilometri nello spazio, per arrivare sulla luna, insieme coi suoi compagni Aldrin e Collins, scattò un piano fatto di precisione fino ai millimetri, di decisioni secche e irrevocabili, di calcoli esatti, assistiti da terra dalla base Nasa di Houston. Neil Armstrong posa il primo piede sulla luna (il sinistro), dopo che l'Apollo 11 era entrato nell'orbita lunare con angolo e precisione assoluti per non essere rimbalzati per sempre nello spazio.

Dalla navicella si staccò il modulo Eagle, che portava Armstrong e Aldrin. Collins li aspettava nell'orbita. Il modulo, il famoso LEM, col computer di bordo fuori uso e operazioni esclusivamente manuali, posò le zampe metalliche sul suolo lunare e Armstrong riuscì a concentrarsi sul compito semplice ma delicatissimo di fare l'ultimo salto dal Lem, poi il primo passo (la gravità è un sesto di quella terrestre) e gli altri. Disse: "E' un piccolo passo per un uomo, ma un balzo gigantesco per l'umanità!"

Deposero la targa commemorativa, infissero la bandiera statunitense, raccolsero venti kili di roccia lunare, da far analizzare a Terra, e raggiunsero la navicella che transitava in orbita lunare ,pilotata da Collins. Poi, dal mare della Tranquilità all'oceano Pacifico, presso le isole Samoa. Una missione della storia dell'umanità.



di: Paolo Pivetti


Soon the English translation


Estratto
Refuso

Videophoto.

VIDEOPHOTO

(continua)

In primo luogo, quindi, è necessario disporre di fotocamere e videocamere adeguate, provviste di un corredo tecnologico di prim'ordine; oggi, tale traguardo è alla portata di tutti. Grazie alla presenza sul mercato di apparecchi che garantiscono il risultato di ottimo livello anche quando vengono imbracciati da semplici amatori.

E a proposito di qualità di immagine, coniugata alla semplicità di utilizzo, oggi anche quella offerta da una fotocamera reflex è alla portata di tutti. L'inarrestabile progresso tecnologico, infatti, ha permesso di rendere le macchine di ultima generazione molto più semplici da utilizzare, senza per questo mortificare in alcun modo il livello qualitativo dei loro scatti e la ricchezza di funzionalità che esse sono n grado di proporre.

di Luigi Lo Forti



Fine

giovedì 10 luglio 2008

Videophoto.

VIDEOPHOTO

Per rievocare ciò che davvero è stato, non vi è nulla di più efficace e "onesto" che ricorrere a un'immagine o a un filmato. I questo caso, occorre che ciò che si ritrae sia quanto di più affine alla realtà ritratta.

Oggi, tale ricorrenza è sempre più frequente, grazie alla tecnologia in grado di portare l'Alta Definizione (inicata spesso con la sigla HD) alla portata di tutti, anche quando si tratta di utilizzare fotocamere e videocamere.

Affermare che un'immagine sia migliore di un'altra, quando è in grado di mostrare un numero maggiore di particolari sembra banale. Nel caso della fotografia e della registrazione video digitale, invece, una tale definizione si rivela molto significativa perchè permette di comprendere al meglio l'impatto dell'innovazione apportata.

Infatti, come nell'ambito dell'Alta Definizione in ambito televisivo, quando ci si riferisce alla qualità di immagini e filmati, catturati utilizzando fotocamere e videocamere, si intende il numero di "pixel" (i "pixel element", vale a dire gli elementi unitari puntiformi).

Infatti, se un'immagine, a parità di dimensioni, è composta da pià elementi risulterà più dettagliata: in questo caso, si dice che gode di maggior definizione. Di solito, la risoluzione di un'immagine (fissa o in movimento) viene espressa indicando il numero di punti contenuti in una linea, moltiplicati per quelli presenti in una colonna. Così, per potersi fregiare del titolo di apparecchio Full HD, una fotocamera o una videocamera devono realizzare immagini che possano essere visualizzate con una risoluzione di 1.920x1.080 pixel.

Perchè la visualizzazione in modalità Full HD possa manifestare appieno tutto il suo impatto, occorre naturalmente che la qualità delle immagini si dimostri adeguata fin dalle origini.

di Luigi Lo Forti

Continua

mercoledì 9 luglio 2008

Dolomiti 1982.

Dolomiti 1982.


Salgo su di un passo dolomitico... Le nubi mi scorrono a fianco, davanti, dietro; il sole si fa vedere a tratti; qualche rapace gracchia.

Non c'è nessuno, proprio nessuno: solo io, erba e roccia. E Lui: gli chiedo qualcosa, in quell'ambiente che parla sottovoce. A chi risponde? Sento fraseggio sommesso, lassù, tra le nubi...

Ho pregato, ma ho rinnegato la promessa.

Ho pagato duramente il mio debito con Dio. ... Ora sono nuovamente libero di Essere.


Enio8

L'attivarsi di ---Campionario---è...

L'attività di ---CAMPIONARIO--- è regolamentata dal Decreto Legislativo n° 276/2003, art. 61, inerente attività saltuarie e non-professionistiche.

martedì 8 luglio 2008

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Cordialmente



---CAMPIONARIO---
Enio8
Trebaseleghe, Padua (Italy), 8.7.2008

Ipersuono - Ipersound.

Droga nel suono - Sound drug.


La Guardia di Finanza ha scoperto un nuovo "sballo" dei nostri giovani. Si tratta di assorbire per 15-20' musica a bassa frequenza (3-30 Hz) e ad alto volume, e hanno l'effetto dello sballo da crac.

E' di difficile controllo perchè la fonte può essere domestica. La G.d.F. sta controllando Radio Private e simili.
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The italian G.d.F. has discovered young gangs that drug with an acoustic kind of "crac" drug. Youngs absimilate this new strange kind to go toward blue artificial horizons, through a very low frequence ( 3 to 30 Kz) music, and a very high volume for 15-20'.
The G.d.F. (Financial Italian Army) is controlling private radios, etc. This drug, new for our territory, it's very hard to control 'cause its origins can absolutely be private.

The result is the mental damage.