Natale, festa dolce e familiare.
(...) Non voglio trascurare qui la dolcezza del Natale. Non si tratta di ridurre la festa cristiana più attesa dell'anno a trilli di campanelli, canzoncine melodiose e atmosfere infantili. Il fatto è che l'umanità di Dio che risalta in questo appuntamento, suscitando stupore, accende un clima interiore particolarissimo, direi unico.
La commozione di San Francesco di fronte al presepio di Greccio - in assoluto il primo presepio della storia cristiana - è un indizio e una esemplificazione di come l'umiltà di Dio, il suo farsi piccolo, possano intenerire il cuore dell'uomo. La dolcezza del Natale non viene quindi a sproposito, non è un'aggiunta arbitraria (...) , ma appartiene alla natura della ricorrenza. (...) E ora ci resta un'ultima considerazione, per rimettere al centro la famiglia - o la comunità - come protagonista del Natale. Dio, nella sua venuta in mezzo a noi, ci incontra certo singolarmente, ma anche e soprattutto nelle nostre relazioni, a partire dalle più vicine e significative. Natale non può dunque essere una festa solitaria: coinvolge gli affetti più cari e più belli.
Auguri dunque a tutti voi, a ognuno di voi, perchè possiate vivere un Natale vero, dolce, condiviso.
di: padre Ugo Sartorio
da: "Il Messaggero di Sant'Antonio", dicembre 2008.
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