Le previsioni economiche intermedie di Bruxelles appesantiscono ulteriormente il nuovo quadro per i prossimi anni, già a tinte fosche, delineato giovedì 15 gennaio 2009 dal Ministro dell'economia di Madrid Pedro Solbes, compagno di partito e predecessore dell'attuale commissario Ue Joaquim Almunia. Rivedendo drasticamente verso il basso le proprie precedenti stime, Solbes aveva previsto giovedì stesso un calo della crescita dell'1,6% quest'anno, ma un ritorno in positivo nel 2010 con il 1,2%. Bruxelles scommette invece su tempi più lunghi, un -2% nel 2009 e anche il 2010 in negativo, con -0,2%. Sono dati ad anni luce dalla crescita al di sopra del 3% che Madrid ha conosciuto nell'ultimo decennio, trainata dal boom del mercato del mattone (+3,7% ancora nel 2007).
Anche Standard & Poor's ha preso atto della nuova situazione, declassando da "AAA" (il voto più alto) a "AA+" il rating a lungo termine sul debito pubblico spagnolo. "Le condizioni economiche e finanziarie attuali hanno messo in luce la debolezza strutturale dell'economia spagnola", ha spiegato l'agenzia di rating. Per il breve periodo il rating rimane invece a "A-1+". Una mossa, quella di S&P, che Solbes ha tenuto a relativizzare: "Stiamo parlando di passare da "ottimo" a "distinto", ha affermato. Ma le previsioni per la Spagna di Bruxelles confermano che per Madrid si è aperto un periodo molto difficile.
Il dato probabilmente più drammatico è quello della disoccupazione, che secondo l'Ue dovrebbe salire 16,1% nel 2009 e toccare un picco record del 18,7% nel 2010, il doppio della media-Ue. Questo dopo che nel 2008 il numero dei disoccupati nel Paese è già cresciuto di un milione, da 2 a 3, a causa in particolare dell'esplosione della "bolla immobiliare" e del crollo del settore del mattone. Non buone anche le previsioni sul rapporto deficit-Pil, ma in un contesto generalmente non molto più roseo in tutta l'Unione.
Secondo Bruxelles il limite del 3% di Maasticht è già stato sforato da Madrid nel 2008 (con il 3,4%), ma nel 2009 dovrebbe toccare un picco del 6,2%, restando alto anche nel 2010, al 5,7%. Per la Spagna, rileva la stampa di Madrid, è la peggiore recessione da mezzo secolo, dalla fine degli anni '50, nel primo decennio della dittaura del caudillo Francisco Franco.
da: Il Gazzettino, martedì 20 gennaio 2009, che ringrazio vivamente della cortese disponibilità.
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