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martedì 17 marzo 2009

I Romeni: "I criminali fuori dell'Italia".

Ramona Badescu: "Sentenze esemplari per chi commette reati, ma basta con la demonizzazione di un popolo!"

"Adesso basta. Tenetevi i delinquenti nelle carceri rumene, e aggiungete alla loro pena un supplemento per aver danneggiato l'immagine della Romania". A parlare sono i Rumeni per bene, la stragrande maggioranza che vive e lavora costruendosi il futuro in Italia. (...) Sono stanchi di far di tutto per integrarsi, e poi per colpa di un pugno di delinquenti fuori controllo ritrovarsi costretti a giustificarsi, a scusarsi quasi: perfino a essere guardati di traverso.

Così, hanno rotto gli indugi e hanno fatto qualcosa che, se l'avesse fatta un italiano, probabilmente si sarebbe preso del "razzista". Hanno scritto una lettera al senatore eletto al Parlamento della Romania in rappresentanza dei cittadini romeni all'estero, e sono andati giù pesanti. Gli autori della lettera, inviata oltre un mese fa, sono i responsabili di alcune delle istituzioni romene del Nordest, sparse tra Treviso e Padova, Venezia e Udine. Si rivolgono al senatore Viorel Badea, elencando cinque richieste precise.

La prima: "I cittadini romeni che commettono reati gravi in Italia, scontino la loro pena esclusivamente nele carceri rumene". Il perchè lo spiega uno dei firmatari, presidente del'associazione socio-culturale romeno-moldava di Treviso: "Perchè in Romania c'è la certezza della pena - dice Florentina Rosioru -. Non so se le cerceri siano più dure, ma credo che per un delinquente sia sufficiente sapere che se deve fare uno o dieci anni di galera, li fa per davvero. I malviventi, non solo in Romania, hanno la percezione che in Italia la possono fare franca. Alcuni giorni fa, in Ungheria, è stato ucciso un famoso sportivo romeno: indovini dove sono scappati i due assassini ungheresi? In Italia. Si chieda il perchè".

(..) I cittadini italiani si sentono invasi e aggrediti dai romeni nella propria casa e rispondono di conseguenza. Perciò le associazioni di romeni dell'Italia del Nordest sollecitano di proporre al Parlamento della Romania un pacchetto di misure legislative e diplomatiche, che vengano a proteggere direttamente i cittadini romeni residenti in Italia. I romeni che lavorano onestamente in Italia non devono diventare vulnerabili e debitori per gli atti biasimevoli commessi da connazionali delinquenti". Nessuna indulgenza, nemmeno per le autorità di Bucarest, neanche troppo velatamente accusate di costituire all'estero rappresentanze consolari indadeguate.

"In Romania la violenza sessuale è un reato rarissimo - spiega Raduca Lazarovici - e viene punito con pene durissime, Allora perchè qui si scatenano? Soggetti provenienti da società fortemente patriarcali, quando vengono qui si sentono inadeguati e "umiliati". Per reazione istintiva, si sentono legittimati a umiliare a loro volta: e colpiscono ovviamente il più debole, la donna. La donna di questi "padroni che si credono tanto forti". A casa loro quello che l'uomo dice, si fa: qui questa prepotenza viene meno perchè non sono più a casa loro. E poichè la giustizia italiana sta passando una crisi di efficienza, vogliamo che paghino le loro colpe nelle carceri del loro Paese, in modo che capiscano che le regole sono le stesse ovunque".

Alcune cifre:

I romeni residenti in Italia nel 2008 erano: 625.278 (+ 82,7% rispetto al 2007)
i romeni vivono per il 33,2% a Nordovest
per il 22,3% a Nordest
per il 32,4% al Centro
per il 8,6% al Sud
per il 3,5% nelle Isole.

n° 32.468 i romeni arrestati o denunciati (16% della criminalità straniera)

% di romeni denunciati sul totale degli stranieri:
omicidi 15,4%
violenze sessuali 16,2%
rapine in casa 19,2%
furti d'auto 29,8%
estorsioni 15,0%

A Roma:
29 i romeni arrestati nel 2008 per violenza sessuale, su 87 persone fermate.

Fonti:
Istat, Viminale, Ansa-Centimetri


di: Ario Gervasutti
da: Il Gazzettino, giovedì 12 febbraio 2009, che sentitamente ringrazio.

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