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martedì 17 marzo 2009

Le eccellenze produttive tra i territori italiani

(...) Da un punto di vista geografico, la gran parte dei comuni "eccellenti" (il 48%) è localizzato al Nordovest, il 22,7 al Nordest, il 14,7 al Centro e un altro 14,6 al Sud. Tuttavia, come già evidenziato da un punto di vista cartografico, se si considera l'eccellenza produttiva, la stragrande maggioranza dei territori, il 79,3%, sono localizzati al Nord (il 48,6% al Nordovest e il 30,7% al Nordest), mentre il centro (14,1%) e il Sud (6,7%) rivestono da questo punto di vista un ruolo secondario.

Ma il Nordovest è soprattutto la patria delle aristocrazie territoriali: vi è infatti localizzato ben il 74,5% dei comuni che accompagnano alla marcata vocazione produttiva, anche quella turistica ambientale.


Per quanto riguarda i territori produttivi d'eccellenza, vale a dire di quelle realtà caratterizzate da una vocazione manifatturiera consolidata e diffusa, tale da connotare l'identità territoriale, l'Italia rappresenta una realtà a forte dimensione manifatturiera, che si esprime a diversi livelli. Il Censis ha tracciato una mappa di 71 territori, classificati per fasce d'eccellenza sulla base di un punteggio (in centesimi).

Dei 71 territori selezionati, si distinguono: 10 territori d'eccellenza, con punteggio superiore a 80/100 (il 14% del totale), come la Riviera del Brenta, il Langhirano, Montebelluna, Lumezzane, la Brianza, il Cadore, Castelfranco Veneto, Fermo. 34 territori con punteggio compreso tra i 7o/100 e 80/100 (48% del totale) tra cui Fabriano, Prato, Arzignano, l'Albese, Carpi, Valenza Po, la Inox Valley, il Canavese. 27 territori con punteggio inferiore a 70/100 (38%)tra cui rientrano, assieme a Biella, Arezzo, la Valdarno molte realtà produttive del Sud, come Solofra, Mazara del Vallo, Barletta, Matera.

(..) La mappa proposta dal Censis individua alcune punte d'eccellenza nei settori dell'innovazione. Analizzando la distribuzione geografica delle 21 eccellenze individuate, si conferma il doppio dato della concentrazione nei luoghi dell'innovazione del Nord del Paese e nelle principali regioni urbane (Torino, Milano, Verona, Bologna, Roma, Napoli e Palermo). Per la nascita e lo sviluppo di molte di queste è infatti necessaria la massa critica rappresentata dalla presenza di risorse umane qualificate, di infrastrutture e collegamenti efficienti, di istituzioni capaci di supportare i processi innovativi. Non mancano tuttavia realtà di indubbio valore in città medie del centro Nord come Trento, Trieste, Pisa, a dimostrazione della tenuta di quella specificità italiana che è il forte e radicato policentrismo urbano.

da: Il Gazzettino, sabato 14 febbraio 2009, che ringrazio vivamente della concessione.

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