Gli USA spendono all'anno circa 400 milioni di euro. In aumento gli alimenti con denominazione protetta, oggi sono 50; e altri 20 sono in attesa.
Con 22 prodotti a denominazione Dop o Igp (Indicazione Geografica Protetta) già riconosciuti, 12 di prossimo riconoscimento a Roma, 10 in attesa di riconoscimento a Bruxelles e le 31 denominazione di origine dei vini, il Veneto si pone ai primi posti in Italia per prodotti di qualità.
E presenta la proposta che sta sostenendo in Europa: provenienza sulle etichette, quele garanzia di qualità. "Dobbiamo sapere da dove proviene un prodotto -spiega il ministro delle politiche agricole Luca Zaia. E' uno strumento per tutelare le nostre produzioni; non dimentichiamoci che un prodotto su dieci venduto col Made in Italy non lo è". E per il mercato veneto questo rappresenta un danno gravissimo.
Gli ultimi prodotti veneti che arricchiranno il "paniere dei vip" sono: formaggio Piave, Aglio polesano, Asparago di Badoere, Insalata di Lusia, Radicchio di Chioggia, Radicchio di Verona, Riso del Delta del Po, Marrone di Combai, Marrone di Monfenera, Pesca di Verona. Queste denominazioni, se ben valorizzate, finiscono col creare un reale vantaggio per i produttori agricoli della zona. Per questo motivo tali denominazioni sono ritenute strategiche dalla Regione Veneto, che si impegna da sempre nell'assistenza ai produttori per l'ottenimento ed il mantenimento di tali certificazioni, oltre che alla promozione dei prodotti in Italia e all'Estero.
Quello dei Dop o Igpè un mercato enorme, nel Veneto sono coinvolte oltre 6.000 aziende agricole, 4.000 delle quali sono aziende che producono latte per formaggi Dop. I prodotti ed i vini a denominazione d'origine sono diffusi in tutta la regione con maggiore prevalenza nella fascia collinare, nella quale si evidenzia la contestuale presenza sia di vini Doc e Docg che di prodotti Dop-Igp. Alcune zone geografiche che sono meno interessate ai prodotti a denominazione riconosciuta, come le Provincie di Belluno e di Rovigo, stanno per avere riconoscimenti che daranno nuove opportunità ai produttori.
Importante ruolo rivestono le denominazioni per il settore dei formaggi che già interessano il 50% della produzione regionale a partire dal grana Padano, l'Asiago, il Montasio, il Provolone Valpadana ed il Monte Veronese; anch ei due formaggi, il Piave, in attesa della Dop, e la Casatella Trevigiana, contribuiranno a valorizzare la produzione del latte del Veneto, in particolare nel bellunese e nel trevigiano.
Per i prodotti a base di carne, le due denominazioni venete, Prosciutto Veneto Berico-Euganeo prodotto nella zona di Padova e Vicenza e la Sopressa Vicentina, verranno probabilmente a breve affiancate da altri prodotti che sono in corso di valutazione e potrebbero arricchire il paniere regionale. Da segnalare che i produttori veneti possono utilizzare anche alcune denominazioni caratteristiche di altre regioni, ma previste anche per alcune regioni del Veneto, come la Mortadella Bologna IGP, i Salamini Italiani alla cacciatora Dop, lo Zampone ed il Cotechino di Modena IGP, il Salame Cremona Igp.
Molte iniziano ad essere le denominazioni per l'ortofrutta che i coltivatori regionali possono utilizzare per valorizzare le proprie produzioni; il radicchio di Treviso e Castelfranco Igp (ai quali si aggiungono il Chioggia e il Verona). Importante nel Veneto è anche la produzione di asparagi: l'asparago Igp di Cimadolmo già sul mercato, l'asparago bianco di Bassano Dop, che ha ottenuto il riconoscimento a settemre 2007, e l'asparago di Badoere. Inoltre il ERiso Vialone nano veronese, i fagioli di Lamon, le Ciliegie di Marostica, il Marrone di San Zeno che, pur rappresentando delle realtà medio-piccole costituiscono un aforte attrazione turistico-gastronomica.
Per non parlare dei vini, capitolo a parte. Il valore della produzione enologica veneta a denominazione vale 600 milioni di euro e il 25 per cento in volume della produzione regionale che oscilla, a seconda delle annate, da sette a oltre otto milioni di ettolitri. Le 25 Doc e tre Docg venete coinvolgono una superficie produttiva di oltre 25.000 ettari, circa 30.000 aziende vitivinicole e 44 cantine sociali. Oltre l'85 per cento della superficie è destinata alle prime otto denominazioni: Soave, Conegliano-Valdobbiadene, Valpolicella, Bardolino, Piave, Colli Berici, Bianco di Custoza, Lison Pramaggiore.
Le eccellenze venete a tavola:
formaggi:
Casatella, Asiago, Monte Veronese, Montasio, Taleggio, Provolone.
carni preparate:
Prosciutto veneto Berico-Euganeo, Sopressa vicentina, Salamini alla cacciatora, Mortadella, Cotechino, Zampone, Salame.
prodotti vegetali:
Fagioli di Lamon-Vallalta, Radicchio Rosso di Treviso, Radicchio variegato di Castelfranco, Ciliegia di Marostica, Asparago bianco di Cimadolmo, Marrone di San Zeno, Riso Vialone nano, Asparago di Bassano.
vini doc-docg:
Bardolino, Bianco di Custoza, Garda Pinot Grigio, Lessini Durello, Lugana Superiore, Recioto di Soave, San Martino dell aBattaglia, Soave, Valpolicella Amarone, Valpolicella,Breganze Cabernet, Breganze Rosso, Breganze Vespaiolo, Colli Berici Chardonnay, Colli Berici Garganega, Colli Berici Merlot, Colli Berici Tocai (Tai) Italico, Lison Pramaggiore Cabernet, Lison Pramaggiore Merlot, Piave Pinot Grigio, Piave Tocai (Tai) Italico, Colli di Conegliano Bianco, Colli di Conegliano Rosso, Piave Raboso, Prosecco di Conegliano Valdobbiadene, Bagnoli Bianco, Colli Euganei Moscato, Colli Euganei Rosso.
prodotti in attesa di Doc-Igp:
Formaggio Piave, Aglio Polesano, Asparago di Badoere, Insalata di Lusia, Radicchio di Chioggia, Radicchio di Verona, Rido del Delta del Po, Marrone di Combai, Marrone di Monfenera, Pesca di Verona.
Estratto
di: Daniela Boresi
da: "Il Gazzettino", domenica 5 ottobre 2008
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