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venerdì 31 ottobre 2008

Incontro a Unindustria sulla Finanza.

"Il momento è molto critico perchè la crisi finanziaria si sta tasferendo nelle nostre aziende. Fattori essenziali sono che le banche non facciano mancare il credito alle imprese e che il costo del denaro sia supportato a azioni di ribasso dei tassi d'interesse". Così Francesco Peghin, presidente di Confindustria Padova, ha aperto martedì l'incontro "Mercati finanziari e cicli economici, siamo a un punto di svolta?", organizzato da Aidda nella sede di Unindustria.

"Il punto di svolta è lontano - afferma Francesco Zen, professore di Economia degli intermediari finanziari dell'Università di Padova - Questa crisi si dfferenzia dalle precedenti in maniera significativa perchè è una crisi finanziaria largamente distante dall'economia reale, anche se su questa avrà ripercussioni. Solitamente gli strumenti per uscirne sono abbassare i tassi d'interesse, aumentare la liquidità e fare sì che lo Stato si sostituisca ad altri operatori economici. In questo momento la liquidità è enorme, i tassi. L'unica è ripristinare il concetto di fiducia nei risparmiatori e nei consumatori".

"Il ribasso dela Borsa non è ancora finito - dice Daniela Turri, analista tecnico - è questa una fase in cui cercare la salvaguadia del capitale, e non la redditività". "Si deve fare ogni sforzo per supportare il sistema delle piccole e medie imprese - interviene Luciano Colombini, direttore generale della Banca Popolare di Verona - c'è comunque un costo del denaro che resterà al di là delle misure che saranno prese dalla Bce. Manca liquidità all'ingrosso, quella invece retail sarà rovesciata sul mondo delle imprese". "Noi siamo la prima banca di Garanzia in Italia - aggiunge Giampaolo Molon direttore generale di Banca Popolare di Garanzia - e non scontiamo i problemi che hanno le banche tradizionali, ovvero di fiducia della controparte. Ma prevediamo un periodo difficile e non breve perchè entriamo in fase recessiva, con problematiche in ottica di economia reale".

di: p.sp.
da: "Il Gazzettino", supplemento di Padova, giovedì 30 ottobre 2008.

Titoli obbligazionari in comune.

Mal comune, nessun gaudio. Nel vortice che sta rovinando i risparmiatori che avevano investito nei titoli Lehman Brothers, palazzo Moroni si ritrova in compagnia di parecchi cncitadini. "Che si sono rivolti proprio al Comune - dice il sindaco Flavio Zanonato - e che ora sono al nostro fianco. Nei prossimi giorni li incontreremo".
"Nessuno nel 2006 poteva prevedere quello che è poi successo nei mercati finanziari di tutto il mondo. La gente sa benissimo cos'è accaduto ed è per questo che si è rivolta a noi. Non abbiamo ma giocato in borsa. Abbiamo comprato obbligazioni per non fare erodere il capitale dall'infazione: avere diversificato gli investimenti ci consente oggi di aver mantenuto i fondi inizial". Zanonato, l'altra mattina, in risposta a Wlter Stefan, che ha chiesto le sue dimissioni, ha commentato coi suoi 1.16o amici di Face book: "Che cos'ha Stefan da dire sui Comuni che hanno utilizzato i derivati come Cittadella (o Milano) e che ora hano un vero disastro finanziario?"
(...)

Estratto

di: Nicoletta Cozza
da: "Il Gazzettino", supplemento di Padova, giovedì 30 ottobre 2008.

giovedì 30 ottobre 2008

" I Veneti" di L. Capuis.

"(...) Seppur comprendente anche minoranze etniche etrusche, retiche, carniche, istriane, è certo che il nucleo preponderante era costituito da quei "Veneti" che, già al volgere del II millennio a.C. e per tutto il I, qui si svilupparono la loro civiltà cui corrispose tra l'altro, a partire dal VI secolo a.C., una specifica tradizione scrittoria, eco di una precisa unità linguistica.

"Paleoveneta" è stata convenzionalmente definita questa civiltà, e "Paleoveneti" gli artefici, per non creare equivoci con i Veneti attuali, ma sembra più giusto recuperare la storicità del nome. Le fonti classiche offrono infati indicazioni precise e compatte per "Veneti": un veneto, tra l'altro nativo di Padova, Tito Livio, narando le vicende di Antenore, dei Troiani e degli Eneti, che con lui giungono nelle terre adriaiche (...), dice espressamente che qui il nuovo opolo ricevette l nome di "Veneti" (...). Restituiamo dunque al popolo ed alle sue manifestazioni culturali la denominazione storica.

Anche se, al pari di altre popolazioni preromane, manca una produzione letteraria originale sufficiente a definirli "cultura storica", è indubbio, come annotato da M. Pallottino, acuto e insuperato interprete della protostoria italica, che i Veneti costituiscono una delle compagini etnico-culturali meglio definite dell'Italia pre-romana proprio per la possibilità di stabilire, fin dalle origini, una precisa identità tra "ethnos" e cultura, a differenza di quanto si verifica in altri ambienti e fatto unico per l'Italia settentrionale.

E non crediamo di cadere in un vuoto campanilismo nel dire che, nel coacervo di popoli che caratterizzano l'Italia del I millennio a.C., i Veneti appaiono secondi solo agli Etruschi, per l'espansione territoriale ben delineata nei suoi ampi confini già a partire già dal'VIII secolo, per la specifica autonomia ed individualità culturale, per la vastità delle relazioni intessute con le popolazioni limitrofe, dal Tirreno all'Adriatico ai territori transalpini. In ciò furono certo favoriti da un paesaggio naturale particolarmente felice, ricco di fiumi e quindi di vie naturali di comunicazione, cerniera insostituibile tra penisola e Europa centrale, da n ampio fronte marittimo in una delle poche zone dell'driatico occidentale che potevano offrire approdi facili e sicuri, da una terra fertile con ampie distese pianeggianti e boschive ma certo anche dall'essere stati in grado di attuare, in tempi relativamente brevi, una valida organizzazione politico-economica.

Naturalmente protetti dai loro grandi fiumi, ma sicuramente anche grazie a una solida struttura territoriale, i Veneti furono tra l'altro risparmiati da traumatiche penetrazioni di Etruschi, Greci, Galli, fino a quando, tra il III ed il II secolo a.C., entrarono pacificamente nell'orbita di Roma. L'importanza strategica ed economica del "Venetorum angulus" non sfuggì certo ai Romani che, non a caso, dei Veneti amarono presentarsi come amici piuttosto che come nemici, ad essi accomunati da nobili e remote origini troiane: Antenore, come Enea, esce infati incolume dalla notte fatale di Troia; ai due eroi, legati da un fato comune, è concesso, dopo lunghe e perigliose peregrinazioni, di dare origine a nuovi popoli e a nuove città, Veneti e Romani, Padova e Roma.

(...)

tratto da: I VENETI, società e cultura di un popolo dell'Italia preromana,
autrice: Loredana Capuis,
Editore: LONGANESI & C.

mercoledì 29 ottobre 2008

Campionario Rock: i dati di lettura.

Vi fornisco i dati di lettura di "Campionario Rock", al 29.10.208:

- secondo Myspace.com, i lettori giornalieri di "CampionarioRock" sono 2.610.
- secondo Google, i lettori giornalieri di "Campionario Rock", invece, sono 11.700.


I dati sono diversi, ma dimostrano un grande apprezzamento del nostro blog-site.

Ringraziamo, perciò, tutti coloro che ci seguono. Nuovi ed anche quelli che ci seguono fin dall'inizio: a tutti, un grazie calorosissimo!!

martedì 28 ottobre 2008

Intervista col ministro Sacconi (2^ parte)

In questo senso l?Expo a Milano può servire al Nordest?

"Se la orientiamo verso Est. Il simbolo di questa Expo dovrebbe essere Marco Polo".

Non crede che gli imprenditori legittimamente diranno: vai avanti tu, che poi vediamo. Ovvero: prima si muova la politica...

"E' vero: la politica adesso ha un ruolo determinante. Per questo dico che così come il termine di paragone per Berlusconi non è Veltroni, ma Sarcozy o il prossimo presidente degl USA o i suoi interlocutori cinesi di questi giorni, così nel Nordest chi ha un ruolo istituzionale come Galan, Brunetta, Ghedini, Giorgetti, Brancher o il sottoscritto è chiamato a volare "alto". Dobbiamo evitare di essere singolarmente stimati, ma non collettivamente identificati con un grande progetto e col partito nazionale che lo sostiene".

Non con un partito "regionale"?

"Negli ultimi mesi sono successe cose epocali, del mondo si stanno occupando i leader degli Stati-Nazione. Non ci sono le regioni, nessuno si illuda; e l'Europa stessa è una Confederazione di Stati-Nazione. Il Veneto, il Nordest, devono occuparsi di tutto il Paese. Toccherà a noi occuparci delo stesso Mezzogiorno se vogliamo tornare a tassi di crescita elevati".

E' una risposta alla Lega?

"E' la grande questione politica dei nostri giorni. Dopo centocinquant'anni il Nordovest, che ha segnato nel bene e nel male la storia d'Italia per la sua posizione geo-economica esprimendo egemonia nei valori e nelle classi dirigenti, è in irreversibile declino, mentre il Nordest è, con i porti del Baltico, l'altra porta dell'Europa e può esprimere valori, buone pratiche e uomini per la seconda ricostruzione dell'Italia. E questi uomini devono avere senso della Nazione e visione globale".

(...)

Fine
di: Ario Gervasutti
da: "Il Gazzettino", quotidiano delle Venezie, di domenica 26 ottobre 2008.

Ringrazio "Il Gazzettino" per l'ospitalità spontanea prestata.

lunedì 27 ottobre 2008

Intervista col ministro Sacconi (1^ parte)

(...) "Purtroppo la cultura nichilista e decadente dell'epoca (gli anni '70-n.d.e.), come per l'inquinamento agricolo, si è infiltrata nelle falde e ha colpito la generazione successiva. Che tristezza vedere i ragazzi manifestare coi loro aguzzini, quei docenti che nella loro pigrizia corporativa stanno forgiando per loro un futuro da precari. L'Italia è l'unico paese occidentale in cui ci si laurea mediamente a 28 anni, non per colpa dei ragazzi ma dell'Università che li trascina in percorsi inutilmente lunghi e spesso dequalificati.

Ministro Sacconi, una riforma si fa partendo dai contenuti e non solo dalle necessità di bilancio: è vero o no che in Consiglio dei Ministri dettano legge i numeri?

"Non è assolutamente così. Anzi, il governo vola "alto" proprio perchè consapevole che stiamo vivendo una grande crisi epocale, che per molti aspetti è la crsisi dell'Occidente, e questo impegna tutto l'Occidente a riprnsare molte cose di sè. E' una sfida per il suo stesso modello democratico: la vecchia Europa ha modelli lenti, inefficaci, le decisioni sono tardive e dobbiamo con modelli più semplici. I nostri paragoni sono l'India, la Cina, la Russia: la storia va a est. Non possiamo nè dobbiamo imitarli, ma dobbiamo ripensare in modo coerente le nostre istituzioni ed il nostro modello sociale, per essere tempestivi come loro. E per una serie di ragioni tocca al Nordest guidare questo cambiamento, e approfittare di questa crisi".

Come? Lei ha detto no a provvedimenti-tampone come la rottamazione...

"Basta con gli aiuti a poche grandi imprese. Nell'immediato dobbiamo garantire la liquidità a tutte le aziende, a partire dalle più piccole, sostenendo anche i consorzi fidi e le cooperative di garanzia. Sosteniamo le banche perchè sostengano le imprese e metteremo in moto meccanismi di verifica che ciò accada. In termini di prospettiva, invece, la risposta è: investendo proprio nella crisi. Essa pone problemi, ma ma stimola opportunità. La politica deve dare idee, fare grandi scelte. L'Italia ha già vissuto una situazione simile nei primi anni '80, con una stagnazione e l'inflazione a due cifre: ma proprio allora decollarono nel Veneto fenomeni come Benetton e altri. Ricordo un convegno dell'inizio dell'83 del Club Più Impresa dal titolo: "Treviso, ovvero le idee nella crisi", con duemila persone".

Per governare cambiamenti epocali però servono sempre i soldi: la finanza e l'imprenditoria del Nordest ci sono?

"Conto sull'intelligenza e sul coraggio degli imprenditori sostenuti da una politica ambiziosa. Come in passato hanno pesato le classi dirigenti del Nordovest, così stavolta tocca a quelle del Nordest. Penso a chi gestisce l'aereoporto di Venezia o il porto di Trieste, le Generali o le multiutilities che dovrebbero far nascere un grande operatore energetico specializzato nel gas: dobbiamo offrire il contesto idoneo ai grandi imprenditori della logistica come i Marchi e i Benetton, a manager della finanza come Perissinotto, e i tanti uomini dela manifattura globalizzata come i Tomat, i Moretti Polegato, i Riello. Dipende dalla politica organizzare il Nordest affinchè sia una dele grandi città metropolitane del mondo, che possa fungere da piattaforma di servizi e polo logistico rispetto ai flussi che possono arrivare sempre più al porto di Trieste dal Sudest asiatico attraverso l'Oceano indiano, Suez e le autostrade dell'Adriatico, come rispetto a quel bacino immediato che è rappresentato dai Balcani e all'Europa del'Est che ci è naturale interlocutore perchè economicamente complementare. La città metropolitana dal punto di vista residenziale c'è già, dobbiamo addensare alcune grandi funzioni in pochi punti prescelti, in modo da attrarre da tutto il mondo capitale umano creativo e investimenti. E questa è un'operazione per l'Italia intera".

Fine prima parte
Ringrazio vivamente "Il Gazzettino", quotidiano delle Venezie, per la collaborazione spontanea.

Prossimamente...

Prossimamente un'intervista col Ministro Sacconi!

domenica 26 ottobre 2008

Bankitalia / Alcune considerazioni

Il futuro del dopo-crisi, con la ricetta della Banca d'Italia, è semplice: "Lavorare di più, in più e più a lungo". Perchè allungare l'età pensionabile e aumentare la produttività del lavoro sono le uniche vie percorribili per "il mantenimento e l'espansione del livello di vita raggiunto nel nostro Paese".

Intanto, pubblichiamo di seguito dei dati sulle principali Società quotate in Borsa, a Milano:

(Perdite da inizio anno):

Unicredit -67,2%
Fiat -67,0%
Telecom -59,3%
Finmeccanica -53,8%
Intesa Sanpaolo -50,9%
Pirelli -50,4%
Eni -38,4%
Mediobanca -38,1%
Enel -37,4%
Generali -36,5%

Milano Mibtel -47,0% Milano S&P/Mib -48,0%

Dati pubblicati da: "Il Gazzettino", quotidiano delle Venezie, nell'edizione di domenica 26 ottobre 2008, che ringrazio vivamente per l'opportunità.

I piccoli "camorristi" delle sagre

I carabinieri li avevano individuati da tempo, ma ci sono voluti mesi di lavoro per convincere le "vittime" delle loro vessazioni, 22 giovani del'Alta Padovana, a collaborare per assicurare i due ala giustizia. Alafine ce l'hanno fatta, e l'arresto di una coppia di fratelli, di 15 e 16 anni, ha messo fine a un incubo fato di percosse, furti, intimidazioni fisiche e psicologiche. Un sistema "camorristico", per i carabinieri di Vigodarzere che hanno seguito le indagini e per il Giudice delle indagini preliminari del tribunale dei minori di Venezia, che ha convalidato il fermo e ordinatola custodia dei due nel carcere minorile di Treviso.

Fra i capi di accusa percosse, lesioni, violenza privata, minacce ed estorsione. Obiettivo preferito delle scorribande dei due le sagre e gli eventi pubblici in generale. Un incubo che da lungo tempo teneva in condizioni umilianti 22 giovani minorenni e aveva messo al tappeto le loro famiglie. Anni di minacce ed ogni tipo di cattiveria gratuita sono da ieri solo un brutto ricordo. Nell'Alta Padovana i Carabinieri della stazione di Vigodarzere, dopo sette mesi di indagini, hanno tratto in arresto due fratelli di 15 e 16 anni, italani, che avevano col tempo creato una specie di clan camorristico. Ogni loro volere doveva essere rispettato dai giovani coinvolti, senza fiatare. In caso cntrario scattavano prima le minacce e poi le botte.

L'indagine dei carabinieri partita la scorsa primavera, quando un giovane studente dell'Alta padovana era finito all'ospedale con la mandibola fratturata dopo una violenta collutazione. Il padre del giovane nel'occasione era andato in caserma a raccontare quanto accaduto nel patronato,ma non aveva sporto denuncia, limitandosi a dichiarare dichiarazioni spontanee. Motivo dela mancata denuncia era stato il timore di possibili ritorsioni, visto che la baby-gang che da tempo si era impadronita dela zona, intimava alle malcapitate vittime di non raccontare nulla di quento accadeva nei luoghi di aggregazione. Erano per lo più i patronati e le piazze di paese i luoghi dove si cosumavano i soprusi ai danni degli adolescenti.

Nella zona della cintura urbana del padovano erano in molti a sapere di questo andazzo, ma la paura prevaleva sulla volontà d liberarsi di questo incubo e nessuna delle "vittime" era mai uscita allo scoperto a raccontare il suo dramma. Partendo dall'episodio della mandibola fraturata, i carabinieri hanno cominciato a seguire i movimenti dei due fratelli. Non è stato facile lavorare per i militari, visto che tra le famiglie regnava la più assoluta omertà. C'è voluto un lavoro certosino basato sulla fiducia, alla fine i carabinieri hanno convinto i genitori dei ragazzi perseguitati a collaborare, con la promessa che il cerchi attorno ai due di lì a poco si sarebbe chiuso.

Ieri il blitz: con una gazzella i carabinieri sono andati al domicilio dei due minorenni e li hanno tradotti in caserma. Dopo la fotosegnalazione di rito, sono stati incriminati con cinque pesanti capi di accusa: percosse, lesioni, violenza privata, minaccia ed estorsione in concorso tra di loro. Vista la pericolosità dei due soggetti e la gravità delle accuse mosse ai loro danni, il giudice per le indagini preliminari di Venezia ha convalidato il fermo e per i due fratelli si sono aperte le porte del carcere minorile di Treviso.

Questo duplice arresto è stato salutato con gioia dai residenti delle zone interessate: per troppo tempo hano vissuto con l'incubo che questi due ragazzi potessero fare del male a qualcuno dei loro cari. In effetti, oltre ad agire quotidianamente contro i coetanei, sembra che la coppia si fosse resa protagonista di minacce anche nei confronti di adulti, tra cui un sacerdote. Meta preferita per le loro scorribande erano le sagre o comunque gli eventi che riunvano parecchia gente.

Dai racconti dele "vittime", i carabinieri sono venuti a sapere che i due ragazzi pretendevano la colazione pagata, intimavano di cedere loro i motorini. E se qualcuno si ribellava erano minacce e subito dopo botte. Qualsiasi decisione del "branco" doveva passare sotto il loro assenso: una sorta di associazione a delinquere in cui i due frateli si muovevano come veri piccoli camorristi.

di: servizio del "Gazzettino", quotidiano delle Venezie
da: "Il Gazzettino" di domenica 26 ottobre 2008.

Ringrazio vivamente "Il Gazzettino" per fornire a questo Blog molteplice fonte giornalistica. Grazie vivissime!
Enio8

mercoledì 22 ottobre 2008

Lorenza says...

Per cercare di definire un concetto, il concetto di Donna, Lorenza, mia graditissima Amica da alcuni anni e donna che sa stare a questo mondo, mi ha rilasciato questa brevissima intervista.

Enio8 intervista, brevemente, Lorenza:

Che cos'è una donna? Tu sei una Donna?
"Innanzitutto sono una persona, che in realtà ti trascuri, solo perchè il lavoro, la casa, i bambini... se invece non stai male, riesci a fare poi tutto il resto..."
La salute?...
"Anche!"
Ti sei mai chiesta se è importante il denaro?
"Madonna se me lo sono chiesta! E' importante, ma non così tanto da trascurare il marito, i figli..."
La donna mette il deodorante o il profumo?
"Io uso il deodorante; uso il deodorante in crema, faccio la doccia ogni giorno, con acqua calda!"
Cos'è rilassante per te?
"Una doccia..."
Il sesso?
"Anche!"
Sei contenta di essere Donna?
"Sii!? La prossima volta... stirare... il negozio..., non mi frega più nessuno e rinasco uomo."

lunedì 20 ottobre 2008

Camere di commercio nel Fondo Veneto

Unioncamere del Veneto e le Camere di Commercio faranno la loro parte per sostenere il sistema economico locale. Lo hanno annunciato a Venezia i sette presidenti provinciali al termine del cda di Unioncamere del Veneto. Ogni Camera di Commercio, infatti, si attiverà al più presto per attivare la dotazione dei fondi del Capitolo del Credito da destinare ai Consorzi di Garanzia Fidi.

Nell'ultimo anno le Camere, solo per agevolare l'accesso al credito delle imprese locali, hanno erogato quasi 6 milioni e mezzo di euro. Poi l'avvertenza: "Sia chiaro in ogni caso che i nuovi fondi che verranno stanziati, saranno indirizzati al sostegno di tutto il sistema economico locale, in un'ottica di collaborazione sinergica fra le Associazioni di categoria e le istituzioni provinciali e regionali".
"Accolgo con grande soddisfazione - afferma Antonio Favrin, presidente di Confindustria Venezia e di Neafidi - la disponibilità delle Camere di Commercio".

Il consorzio Apiveneto Fidi si è già attivato per trasferire immediatamente sul sistema delle Pmi i benefici degli aiuti regionali (in totale 15 milioni di euro). Verrà stanziato un importo pari a quello del finanziamento regionale, per costituire uno speciale fondo di garanzia regionale pubblico/privato, da utilizzare per garantire fino all'80% dei finanziamenti sul sistema delle Pmi.

di: Redazionale
da: "Il Gazzettino di Venezia", sabato 18 ottobre 2008.


venerdì 17 ottobre 2008

Prezzi inferiori alle previsioni.

Prezzi inferiori alle previsioni


Duran duran
alfio antico viaggio in sicilia
divas 1, 2, 3 artiste americane anni 50, 60
lucio dalla
"piccoli" artisti internazionali
beethoven vol. 1, 2, 3
lucio dalla antologia
cyndi lauper merry christmas
883 hanno ucciso l'uomo ragno
the band greatest hits
i giganti grandi successi
ivano fossati la mia banda suona il rock
bon jovi one wild night
alex baroni ultimamente
anna oxa ho un sogno
bruce springsteen darkness on the edge of town
the blues brothers music from the soundtrack
maurizio vandelli cantaitalia
dance to the bit "piccoli" artisti italiani
made in italy "piccoli" artisti italiani
dalle cantine alle clessifiche "piccoli" artisti italiani
chopin + lizst + beethoven cofanetto di 4 cd assortiti
giacomo puccini DVD la bohéme intera opera
bob marley survival
marlene dietrich l'angelo azzurro
rod stewart every picture tells a story

e-mail: camp.rock@libero.it

comunicazioni via e-mail

attività saltuaria, ai sensi art. 61 del Decr. Legisl. n° 276/2003

lunedì 13 ottobre 2008

Powered by ENIO8!!

"L'Isola..."

L'isola dei famosi. I concorrenti, Simona Ventura e Rai2. Ore 24:14; famosi e non famosi; nominati, la veneziana Mara Venier, Luca Giurato ed il torso di Filippo, Valeria Marini. La musica della sigla è un film epico (?), l'ambiente è il mare dell'Honduras. L'organizzazione è mastodontica per dei livelli di ascolto che saranno, penso, alti. I panorami ed il territorio isolano di questo arcipelago, con un mare assolutamente stupendo, mi ricreano nella memoria il vecchio film a puntate di "Robinson Crusoe" il naufrago di DeFoe con "Venerdì", telefilm di Rai1 di quand'ero ragazzo (1971?).

Robinson Crusoe, d'accordo, è sopravvissuto al naufragio della sua nave per più tempo nell'isola solitaria; ma a chi non è mai passato per la mente che un'avventura del genere non gli possa essere attraente? Eppoi, guardiamoci in faccia: ma le avete viste le compagne di naufragio? Una più bella dell'altra... Diciamo che si potrebbe fare un mese d'estate di ferie-separate dalla moglie, così per riordinare il lavoro in pace, proprio nell'isola dei famosi con almeno una di loro...

Dizionario dei termini eno-alimentari.

DOC - Il termine Denominazione di Origine Controllata è un marchio di origine che certifica la zona di origine e delimitata della raccolta dei prodotti.

DOCG - La Denominazione di Origine Controllata e Garantita è un marchio di origine che indica al consumatore l'origine geografica di un vino.

DOP - Denominazione di Origine Protetta è un marchio della tutela giuridica della denomnazione cge viene atribuito a quegli alimenti le cui caratteristiche qualitative dipendono essenzialmente o esclusivamente dal territorio in cui sono prodotti.

IGP - Il termine Indicazione Geografica Protetta indica un marchio di origine che viene attribuito a quei prodotti agricoli e alimentari per i quali una determinata qualità, la reputazione o un'altra caratteristica dipendono dall'origine geografica e la cui produzione, trasformazione ed elaborazione avviene in un'area geografica determinata.

Menu veneto a cinque stelle!

Saporiti, ricercati, ma soprattutto garantiti. Ecco alcuni dei prodotti che rappresentano le ammiraglie della produzione agricola da tavola veneta.

- Riso Vialone Nano Veronese Igp; nel territorio della bassa veronese, la coltivazione del riso ha una tradizione antichissima, tuttora conservata e valorizzata. Grazie a un Consorzio di Tutela, una Strada del Riso e una festa che è conosciuta ormai in tutto il mondo.

- Fagiolo di Lamon Igp; da oltre 500 anni a Lamon, piccolo paese del bellunese, si coltivano i fagioli. Quattro le varietà: lo "Spagnol", lo "Spagnolet", il "Calonega", il "Canalino".

- Formaggio Asiago Dop; è tra i più famosi formaggi italiani e per la sua bontà è molto conosciuto anche all'estero. Anche sel dal 1996 può fregiarsi del marchio DOP, la sua qualità viene messa ala prva due volte l'anno. L'Asiago, infatti, deve superare quello che a ragione viene definito come un esame di laurea. Un'apposita Commissione, istituita dal Consorzio di Tutela, assaggia ogni sei mesi la produzione dei soci, cmpilando una scheda di degustazione per ogni prodotto testato. Se tutto risulta n regola, il formaggio può essere commercializzato e messo in tavola.

- Formaggio Monte Veronese; un gustoso formaggio che prende il nome dalla zona dove viene prodotto e le cui origini sono legate ai Cimbri, popolazione di origine germanica che qui in Lessinia avviò una florida attività casearia.

- Asparago bianco di Cimadolmo Igp; l'asparago è uno dei protagonisti della cucina primaverile. Nel 2001 ha ottenuto il marchio IGP e un Consorzio ne tutela la produzione e la commercializzazione.

- Radicchio di Treviso Igp; il pregiato ortaggio il smbolo della trevigianità nel mondo ed è uno dei protagonisti della tavola invernale. Prodotto a cavalle fra le provincie di Treviso e Venezia, il radicchi rosso si fregia del marchio IGP sin dal 1996

- Olio Extravergine di Oliva DOP; con le sue secolari piante di ulivo, la sponda veronese del lago di Garda offre uno scenario unico e inconfondibile.

- Marroni di Sano Zeno DOP; autunno, tempo di vino novello e castagne. O meglio: di marroni. Magari queli di San Zeno di Montagna, dalla polpa così delicata e gustosa che racchiude i sapori e i colori del territorio veronese.

- Ciliegie di Marostica Igp; frutti rossi, carnosi, dolcissimi. Quele di Marostica, nel vicentino, hanno una caratteristica forma a cuore. Roana, Sandra, Francese, Bella Italia, Milanese e Romana: sono alcuni dei nomi di questo frutto prodotto a Marostica, che nel 2002 ha ottenuto il marchio IGP.



di: Daniela Boresi
da: "Il Gazzettino" di domenica 5 ottobre 2008.

"Tesori" veneti a tavola, un affare miliardario!!

Gli USA spendono all'anno circa 400 milioni di euro. In aumento gli alimenti con denominazione protetta, oggi sono 50; e altri 20 sono in attesa.

Con 22 prodotti a denominazione Dop o Igp (Indicazione Geografica Protetta) già riconosciuti, 12 di prossimo riconoscimento a Roma, 10 in attesa di riconoscimento a Bruxelles e le 31 denominazione di origine dei vini, il Veneto si pone ai primi posti in Italia per prodotti di qualità.

E presenta la proposta che sta sostenendo in Europa: provenienza sulle etichette, quele garanzia di qualità. "Dobbiamo sapere da dove proviene un prodotto -spiega il ministro delle politiche agricole Luca Zaia. E' uno strumento per tutelare le nostre produzioni; non dimentichiamoci che un prodotto su dieci venduto col Made in Italy non lo è". E per il mercato veneto questo rappresenta un danno gravissimo.

Gli ultimi prodotti veneti che arricchiranno il "paniere dei vip" sono: formaggio Piave, Aglio polesano, Asparago di Badoere, Insalata di Lusia, Radicchio di Chioggia, Radicchio di Verona, Riso del Delta del Po, Marrone di Combai, Marrone di Monfenera, Pesca di Verona. Queste denominazioni, se ben valorizzate, finiscono col creare un reale vantaggio per i produttori agricoli della zona. Per questo motivo tali denominazioni sono ritenute strategiche dalla Regione Veneto, che si impegna da sempre nell'assistenza ai produttori per l'ottenimento ed il mantenimento di tali certificazioni, oltre che alla promozione dei prodotti in Italia e all'Estero.

Quello dei Dop o Igpè un mercato enorme, nel Veneto sono coinvolte oltre 6.000 aziende agricole, 4.000 delle quali sono aziende che producono latte per formaggi Dop. I prodotti ed i vini a denominazione d'origine sono diffusi in tutta la regione con maggiore prevalenza nella fascia collinare, nella quale si evidenzia la contestuale presenza sia di vini Doc e Docg che di prodotti Dop-Igp. Alcune zone geografiche che sono meno interessate ai prodotti a denominazione riconosciuta, come le Provincie di Belluno e di Rovigo, stanno per avere riconoscimenti che daranno nuove opportunità ai produttori.

Importante ruolo rivestono le denominazioni per il settore dei formaggi che già interessano il 50% della produzione regionale a partire dal grana Padano, l'Asiago, il Montasio, il Provolone Valpadana ed il Monte Veronese; anch ei due formaggi, il Piave, in attesa della Dop, e la Casatella Trevigiana, contribuiranno a valorizzare la produzione del latte del Veneto, in particolare nel bellunese e nel trevigiano.

Per i prodotti a base di carne, le due denominazioni venete, Prosciutto Veneto Berico-Euganeo prodotto nella zona di Padova e Vicenza e la Sopressa Vicentina, verranno probabilmente a breve affiancate da altri prodotti che sono in corso di valutazione e potrebbero arricchire il paniere regionale. Da segnalare che i produttori veneti possono utilizzare anche alcune denominazioni caratteristiche di altre regioni, ma previste anche per alcune regioni del Veneto, come la Mortadella Bologna IGP, i Salamini Italiani alla cacciatora Dop, lo Zampone ed il Cotechino di Modena IGP, il Salame Cremona Igp.

Molte iniziano ad essere le denominazioni per l'ortofrutta che i coltivatori regionali possono utilizzare per valorizzare le proprie produzioni; il radicchio di Treviso e Castelfranco Igp (ai quali si aggiungono il Chioggia e il Verona). Importante nel Veneto è anche la produzione di asparagi: l'asparago Igp di Cimadolmo già sul mercato, l'asparago bianco di Bassano Dop, che ha ottenuto il riconoscimento a settemre 2007, e l'asparago di Badoere. Inoltre il ERiso Vialone nano veronese, i fagioli di Lamon, le Ciliegie di Marostica, il Marrone di San Zeno che, pur rappresentando delle realtà medio-piccole costituiscono un aforte attrazione turistico-gastronomica.

Per non parlare dei vini, capitolo a parte. Il valore della produzione enologica veneta a denominazione vale 600 milioni di euro e il 25 per cento in volume della produzione regionale che oscilla, a seconda delle annate, da sette a oltre otto milioni di ettolitri. Le 25 Doc e tre Docg venete coinvolgono una superficie produttiva di oltre 25.000 ettari, circa 30.000 aziende vitivinicole e 44 cantine sociali. Oltre l'85 per cento della superficie è destinata alle prime otto denominazioni: Soave, Conegliano-Valdobbiadene, Valpolicella, Bardolino, Piave, Colli Berici, Bianco di Custoza, Lison Pramaggiore.

Le eccellenze venete a tavola:
formaggi:
Casatella, Asiago, Monte Veronese, Montasio, Taleggio, Provolone.

carni preparate:
Prosciutto veneto Berico-Euganeo, Sopressa vicentina, Salamini alla cacciatora, Mortadella, Cotechino, Zampone, Salame.

prodotti vegetali:
Fagioli di Lamon-Vallalta, Radicchio Rosso di Treviso, Radicchio variegato di Castelfranco, Ciliegia di Marostica, Asparago bianco di Cimadolmo, Marrone di San Zeno, Riso Vialone nano, Asparago di Bassano.

vini doc-docg:
Bardolino, Bianco di Custoza, Garda Pinot Grigio, Lessini Durello, Lugana Superiore, Recioto di Soave, San Martino dell aBattaglia, Soave, Valpolicella Amarone, Valpolicella,Breganze Cabernet, Breganze Rosso, Breganze Vespaiolo, Colli Berici Chardonnay, Colli Berici Garganega, Colli Berici Merlot, Colli Berici Tocai (Tai) Italico, Lison Pramaggiore Cabernet, Lison Pramaggiore Merlot, Piave Pinot Grigio, Piave Tocai (Tai) Italico, Colli di Conegliano Bianco, Colli di Conegliano Rosso, Piave Raboso, Prosecco di Conegliano Valdobbiadene, Bagnoli Bianco, Colli Euganei Moscato, Colli Euganei Rosso.

prodotti in attesa di Doc-Igp:
Formaggio Piave, Aglio Polesano, Asparago di Badoere, Insalata di Lusia, Radicchio di Chioggia, Radicchio di Verona, Rido del Delta del Po, Marrone di Combai, Marrone di Monfenera, Pesca di Verona.


Estratto

di: Daniela Boresi
da: "Il Gazzettino", domenica 5 ottobre 2008

venerdì 10 ottobre 2008

martedì 7 ottobre 2008

Una fiera da record.

Medaglia del presidente Napolitano per la 824^ edizione
Tratto da: "Il Camposampierese", Trebaseleghe, ottobre 2008

Grande successo per la 824^ edizione della Fiera dei Mussi che si è svolta a Trebaseleghe, dal 30 agosto al 9 settembre 2008. Una festa ormai storica nel panorama delle manifestazioni locali, coordinata dalla Pro Loco "La Pieve", in collaborazione con le associazioni locali.

Il nutrito programma di iniziative, eventi, spettacoli di intrattenimento per grandi e piccini quest'anno è stato arricchito da una grande novità: l'ufficiale riconoscimento del valore della manifestazione, che si rifà alle antiche tradizioni storiche locali, da parte del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ha donato al Comune una Medaglia dedicata alla 824^ Fiera dell'Agricoltura e dell'Artigianato - Fiera dei Mussi.

"E' il giusto coronamento dei tanti sforzi profusi e delle risorse investite per rilanciare la nostra Fiera - ha dichiarato il sindaco Paolo Lamon - Oltre alla Pro Loco e alle associazioni di volontariato, ringrazio, a nome di tutta l'Amministrazione, anche i 150 volontari che hanno lavorato per mantenere alto il livello della manifestazione. Il riconoscimento del Presidente Napolitano va simbolicamente indirizzato a tutti loro e a quanti, a vario titolo, partecipano ogni anno alla nostra quasi millenaria Fiera".

Oltre al prestigioso riconoscimento del Presidente della Repubblica, le novità e le attrazioni di questa edizione della "Fiera dei Mussi" sono state molteplici. La tradizionale Fiera degli Uccelli e la Rassegna Cinofila, organizzate dall'associazione Federcaccia e Ornitologica, sono state arricchite dal defilée di Alta Moda del Nord Est Alta Padovana, iniziativa che ha riscosso grande successo e che, tra le altre, ha visto sfilare in passerella moltissime giovani del nostro territorio.

Per la prima volta è stata inoltre proposta una speciale serata culinaria presentata da grandi maestri di cucina, che hanno preparato piatti della grande tradizione veneta. Domenica 7 settembre è stata quindi la volta del "4° Meeting sicurezza a 360 gradi" organizzato dal Club Moto & Motori, al quale hanno partecipato Polizia Stradale, Carabinieri, Polizia Locale, Protezione Civile e Croce Rossa. Di spettacolare effetto è stato anche il lancio dei paracadutisti e i voli in elicottero sul territorio comunale.

Sono queste solo alcune iniziative promosse di una settimana di festa e di socializzazione dedicata a tutte le comunità. Una settimana che si è chiusa, anche quest'anno, con un bilancio più che positivo e che già strizza l'occhio all'edizione 2009.

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Secondo valutazione de "Il Mattino di Padova", (ediz. recente!) i visitatori della 824^ Fiera dei Mussi di Trebaseleghe (PD), sono stati quest'anno ca. 25.000.