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lunedì 5 gennaio 2009

Moda, business & cultura a Padova

Dare una voce autorevole al tempo della moda che ha tracciato codici di lettura per il formarsi di una cultura veneta del costume è senza dubbio un'idea importante destinata ci si augura a diventare da "appunti per una mostra" a possibilità di una mega-rassegna che coinvolgendo tutta la regione veneta esalti quello che è ancora uno dei tesori più preziosi: il lavoro di sarti, orafi, argentieri, acconciatori.

Invitando aziende attivissime nella produzione di moda oggi e raccogliendo da collezionisti e da vecchi atelier esempi di moda di ieri, Padova - su iniziativa dell'Upa, Unione provinciale artigiani, in collaborazione con CNA - ha aperto il suo salotto storico più famoso, il salone del Palazzo della Ragione, per ospitare la mostra "Padova Couture" (che resterà aperta fino all'11 gennaio prossimo) voluta come pagina del libro d'oro dell'artigianato locale. Circa sessanta abiti di una quarantina di espositori, ma anche pezzi storici, vintage di lusso, gioielli, cazature, occhiali, acconciature, tutto ciò che racconta il lavoro manuale di abilissimi artigiani.

Per i gioielli ad esempio brilla la firma di Ferdinando Sandi, uno dei nomi più noti oltre i confini della sua città, presente anche in sfilate d'alta moda a Roma e Milano: è il gioielliere dell'alta moda che ha portato anche sulle passerelle romane l'eleganza più raffinata affidata a composizioni di perle, pietre e diamanti. Sarti e tagliatori, acconciatori e stilisti, ricamifici, pelliccerie, calzature: impossibile citare tutti i bravi espositori.

Ospiti d'onore di questa mostra che si affaccia alla ribalta della moda tra storia e attualità due personaggi del calibro di Pierre Cardin, invitato all'inaugurazione come concittadino famoso e grande interprete di moda e arte, ed Eleonora Duse, in omaggio a una sua "patavinità" indiretta: suo nonno fu il fondatore del tearo "Duse" di Padova oggi demolito che sorgeva a due passi dal Salone della Ragione.

Di assoluta qualità e da citare il catalogo a cura di Maria Beatrice Autizi che ha organizzato il volume come un vero testo nella storia del costume. Un numero maggiore di opere in esposizione e l'estensione degli inviti alla partecipazione di altre realtà venete, saranno certamente nei progetti dei prossimi appuntamenti di "Padova Couture", Moda e Veneto.

di: Luciana Boccardi
da: Il Gazzettino, quotidiano del NordEst, sabato 3 gennaio 2009, che ringrazio vivamente della collaborazione.

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